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Peep show

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Oh. Mio. Dio.
E’ un po’ di mesi che non ci sentiamo, eh? Buon 2017 e congratulazioni a me per essermi fatta viva prima di Pasqua! Sto migliorando, forse.
Questo grande vuoto esistenziale è stato forse imperdonabile ma perfettamente giustificabile nei miei canoni, considerando il fatto che proprio in quei giorni e mesi lì della scorsa estate mi sono trasferita. Spero ricordiate e sappiate tutti quanto sia stressante, specialmente quando devi spostare anni di roba accumulata che ostinatamente non vuoi gettare. Una volta sistemata nel nuovo appartamento c’è poi stato un impegno familiare che mi ha occupata fino a Natale, dormire sul divano compreso. In tutto questo, ogni volta che pensavo “devo scrivere sul blog” mi prendeva il magone, perchè proprio non avevo le energie per sciogliere la mia matassa interna quando quel nodo solido era proprio la colonna che mi stava tenendo in piedi. Infatti prevedo un crollo psico-fisico dopo questo post come quando vai a farti un massaggio dopo 8 anni e ti viene la febbre a 40. Mai successo a nessuno? Okay.

So di avervi lasciato nel mezzo del cammin, ed è giusto che io connetta i punti per riprendere il filo.

Agrippina e Lui hanno continuato a vedersi e corteggiarsi con vari appuntamenti per un buon mesetto. L’organizzarli non era mai scontato perchè bisognava sempre incastrare gli orari dei loro lavori e cazzi propri, ma ci hanno messo entrambi l’impegno. Non ero mai trascurata nel mio cantuccio giacchè Lui raccoglieva le lunghissime chattate giornaliere tra di loro e me le porgeva su un piatto d’argento. Questo arco di cuckquean è senza dubbio quello che mi ha lasciato più materiale in assoluto, e ha settato uno standard con cui è difficile misurarsi adesso. Tra chattate e colazioni fuori lì, e scatole da riempire e furgoni da noleggiare qua, finalmente si è giunti al fatidico momento della serata da passare in casa. Se state pensando “L’ha scopata quindi?” vi rispondo “Shhhhh non rovinate tutto”, che è un colorito modo per dire “No, non l’ha scopata” ma non posso sinceramente lamentarmi.

E sto per raccontarvi gli eventi di quell’agosto grazie agli appunti che scrissi quella sera stessa, presa com’ero dall’innocente intenzione di darvi un racconto genuino e diretto, invece che postumo come al solito. Poi si sa che la vita (o io, o entrambe) è una stronza e quindi quel genuino resoconto ve lo beccate con quasi 5 mesi di ritardo, ma la pazienza è la virtù dei forti, e mi piace farvi sentire come mi sento io nell’attesa tra un episodio cuckquean e l’altro.
Bando alle ciance, la fatidica sera:

Mancano pochi minuti e poi lo vedrò con Agrippina. Non dal vivo, sia per mancanza di possibilità materiale che per mia volontà di non farmi venire un attacco di cuore a venticinque anni. Non mi tiro indietro, vederli insieme mentre io sono nella stessa stanza è ancora un desiderio fisso nella mia testa, ma dopo anni di pratica so leggere i segnali del mio corpo, e quando le mie mani iniziano a sudare vuol dire che devo prendermela con calma. Così li vedrò attraverso una webcam piantata in camera da letto. Lui ha già detto di non volerla scopare questa sera (e sono d’accordo), e so che gran parte della serata avverrà in cucina, ma dovrei comunque beccare qualche show, e per una abituata come me al totale lavoro della mia immaginazione, questo è un salto di qualità gigantesco.
Sto per vederli insieme. Cazzo.

E vista la mia dedizione a questo blog, ho deciso di rendere la cosa quanto più genuina possibile con un liveblogging. Ossia, commenterò lungo la serata quello che vedo o sento, e se la connessione va in vacca vi beccherete i miei porconi.

Si dia inizio alle danze.

19:01 Lui la sta prendendo dal parcheggio. Aspetto che la porta d’entrata si apra (non è visibile da qui ma posso sentire la serratura). Il suo ventilatore si è appena messo in funzione e mi ha fatto venire un collasso. Facciamo che mi calmo un po’

19:07 L’ha subito portata in camera per baciarla e ho apprezzato tantissimo il gesto non fosse per la connessione che ha immediatamente iniziato a vacillare, mandando il classico lag che tutti quelli che hanno provato a guardare un porno fino a qualche anno fa conoscono benissimo. La pazienza ragazzi, la mia pazienza. E il programma per fare video dal desktop non funziona quindi sono anche costretta ad usare il mio cellulare tristissimo perchè la vita ti dà solo limoni (e non il tipo divertente che sta avendo Lui stasera)

19:27 Si spostano in cucina e spariscono dalla mia vista. Sento voci lontane e incomprensibili. Lavoro per liberare la memoria del mio cellulare intanto. Prevedibilmente mi sono calmata l’istante in cui lo spettacolo ha avuto inizio; conosco fin troppo bene questa sensazione di placido abbandono che ho di fronte all’inevitabile evento che mi terrorizza. Pagherò le conseguenze di quest’ondata di calma quando sarà tutto finito, ma per adesso sono lucida e in controllo.

20:02 Si rotolano sul letto, io mi concentro sulle mani di lei che vanno sotto la sua maglietta con sicurezza e familiarità, su di Lui che le accarezza la nuca e le passa la mano tra i capelli. Sono così schifosamente fortunata a poter vedere uno spettacolo del genere. Com’è arrivata ad essere questa la mia vita? Che figata.

20:39 Credo siano andati a mangiare. Ogni volta che Lui si mette in favore di camera o ingiustificatamente vicino alla scrivania io sorrido tra me e me e ringrazio per il regalo. Fa sentire bene avere quell’occasionale rimando di essere attivamente tra i suoi pensieri. Nel frattempo continuo a litigare con il mio cellulare per svuotare memoria, ma ho già raccolto dei video davvero davvero carini.

21:20 Ho vinto la battaglia contro il mio cellulare, ma mi sembra anche di aver fatto una maratona di 50 km in termini di stanchezza. E’ qui da due ore, ma mi sembra di essere stata tirata come una corda di violino per secoli. Mi sa che mi addormenterò davanti al pc prima ancora che Lui chiuda la chiamata.

22:10 Sono sul letto, Lui mette lei di spalle alla webcam e mi fa ciao con la manina mentre la accarezza. Io sono stupida e gli faccio anche ciao di risposta, come se potesse vedermi.

22:52 Non posso riconoscere tutto quello che dicono ma stanno ridendo tanto e non potrei descriverlo con altro termine che “amoreggiare”. Si baciano, si accarezzano, chiacchierano, ridono, si punzecchiano. Stanno facendo la danza dello struzzo in amore davanti ai miei occhi, dove sono i miei popcorn?

23:18 Lei si mette di spalle a lui, sdraiati sul letto, e muove il culo sul suo pacco. Improvvisamente mi dispiace Lui abbia deciso di non scoparla. Giocano con le loro mani e ho un flashback riguardo ad una fantasia che chiesi a Lui quando ero una piccola cuckquean 15enne confusa dai propri desideri. Descrisse le coccole che avrebbe fatto con me, ma indirizzate ad un’altra ragazza con cui stava parlando al tempo. Era esattamente quello che sto vedendo ora. E’ un po’ surreale, e dà l’idea di stare chiudendo un cerchio.

23:38 Ok ho visto un buon venti minuti di petting spinto ed è stato incredibile. Stavo facendo il video con il cellulare e non ho potuto fare a meno di commentare a voce perchè ommioddio che incredibile figata. Cacchio Lui e la sua decisione di non scoparla! Mi viene difficile descrivere la sensazione perchè è stato un misto di fangirling unito al piacere voyeuristico del guardare Lui darci dentro, metterle una mano tra le gambe, slacciarle il reggiseno, vederla sfilargli la maglietta.

00:30 tornano in camera e lei non ha nè canotta nè reggiseno, lo spinge sul letto e gli si mette sopra. Che cacchio è successo di là e perché non l’ho visto??? (carina la grandezza del suo seno) (mi piace di più il mio comunque)

00:59 Si sono messi a masturbarsi uno accanto all’altra (ognuno con la mano nelle proprie mutande, salvo eccezioni) e sono venuti entrambi. E’ stata…potente come immagine. E i suoni erano anche notevoli, e la mia maratona ha appena superato il centinaio di chilometri, così sono abbastanza pronta ad entrare in letargo per i prossimi 35 anni e riposarmi.

Non ho avuto sensazioni negative nè ansia. Qualche lampo di gelosia qui e là, ma più che altro l’indolenzimento della mancanza. Non lo vedo da un mese, e pesa. Adesso avrei tanto bisogno di una tazza di tè bollente, un videogioco di quelli immersivi con le ambientazioni bellissime, e Lui che mi fa appoggiare la schiena al suo petto mentre gioca.

Durante la serata ho provato una sensazione leggermente alienante, come se quello che stessi vedendo fosse surreale, parte di un’altra realtà. Quello era e non era Lui, e stava e non stava facendo quello che stava facendo. Stava succedendo davvero, ma era anche chiuso nello schermo del pc, lontano interi universi. Adesso che loro sono nelle coccole post coito quella surreale mi sento io, perchè sono bloccata qui con il bisogno di avere un contatto che non posso avere (mentre loro ce l’hanno), e quella fuori dal mondo risulto io. Oltre lo schermo è la realtà, il calore, la pelle; qui c’è solo la stanza dell’attesa.

La prova più difficile è probabilmente questa: che Agrippina sia arrivata in un periodo in cui non posso vederlo, e per quanto Lui si impegni ad esserci il più possibile, l’impatto duro dell’assenza e il bisogno di aftercare fisico sono responsabilità mia. Mi costringe a curarmi di me quando vorrei essere piccola e adorata, a stare sulle mie gambe instabili quando vorrei essere presa in braccio. Mi sento un po’ sola dall’altra parte dello specchio (schermo), ed è strano come andare in un Lunapark deserto. Scendi dalla giostra e quando stai ancora ridendo, esilarato dal giro, ti guardi intorno e ti accorgi che non c’è altra anima viva a parte te. Ti muore un po’ la risata in gola, ma non tutta: c’è una parte di quel divertimento che è anche solo per te, ed è completo così; ma poi c’è il sorriso fatto apposta per condividere quell’esperienza con qualcuno, ed è quel sorriso che si spegne e si vergogna di star parlando da solo.

Un altro considerevole dettaglio è che mentre Lui era ad accompagnare lei alla macchina, io sono andata in bagno e ho controllato lo stato delle mie mutande. Sapevo di non essere stata esattamente indifferente alla scena perchè resto una voyeur in tutto e per tutto, ma volevo confermare l’entità della non indifferenza. Il risultato è stato abbastanza da farmi avere un veloce orgasmo tanto per scaricare la tensione fisica accumulata, salvo poi pentirmene perchè non mi sono poi salvata dalla malinconia dopo che l’ondata di endorfine e adrenalina è passata. Riconfermo che il mio non è un cuckqueaning che può avere coinvolgimento fisico. Non con la distanza fisica. Ma anche dopo 5 anni il mio punto resta lo stesso: vorrei un altro Lui che mi desse la sua completa attenzione ed energia per bilanciare la stanchezza dell’altro Lui che torna dopo l’incontro ed è sfinito, e si ferma per rispondere al cellulare, e di fatto ha le briciole da darmi. Lo comprendo razionalmente, ma è parte di quella solitudine che devo affrontare da me.

In generale è stata una sessione incredibile e che non credo dimenticherò mai (anche perchè ho materiale audio/video a perenne memento); più nel particolare devo imparare a calibrare fin dove posso spingermi per non finire a fare i capricci perchè non posso essere presa in braccio. Si sposa poco con la cuckquean “bella e austera” che sto lavorando quotidianamente per essere. O magari sono solo pregiudizi miei e nulla mi vieta di essere vulnerabile (come se fosse una sorpresa per voi che mi leggete).

Vabbeh, alla fine della fiera il verdetto è: quando si rifà?

Moglie e buoi dei paesi tuoi.

Sembrava stesse andando tutto per il meglio, vero? Poi è successo quello che succede quando finisci di flirtare con una persona: inizi a sentire davvero quello che dice quando dalla vostra bocca non esce solo uno sbrodolio di cucicudadada, e non sempre ti piace quello che senti. E più non ti piace quello che senti, più la cotta ti muore in gola. Agrippina e Lui non si vedono da prima di Natale. Si sentono ancora in chat, e ogni tanto lei sembra spuntare fuori di nuovo con i “mi manchi, vediamoci”, ma fino ad ora sono state parole al vento prive di una qualsiasi determinazione/desiderio di farle mettere in pratica. Probabilmente si vedranno, ad una certa, ma quel brivido romantico è morto e sepolto.

Questo mi fa porre un quesito a voi, popolo di infedeli o aspiranti tali: come gestite la cosa quando il vostro partner primario in realtà vi dà già quello che volete?
Mi spiego: con Agrippina abbiamo visto succedere quello che già sapevamo sarebbe accaduto, ossia che una volta morto il periodo della cotta (e prima o poi succede), loro avrebbero iniziato ad arrancare perchè la complicità rimanente non è nemmeno un briciolo di quella che ho io con Lui. E quando ti secca parlare con l’amante perchè la tua fidanzata è più interessante, come tieni su la baracca? Tieni l’amante solo come sorreggi-pisello e le fai aprire la bocca solo per succhiarlo? Spiegatemi come funziona, perchè per quanto io sia una fervida sostenitrice del cuckqueaning romantico, sono anche ben conscia dei problemi pratici che comporta il cercare di non sotterrare una tipa nuova quando dall’altro lato hai una relazione di 10 anni che va a gonfie vele.

Le cose non sono completamente congelate su altri fronti; Lui ha avuto un breve ma divertente periodo in cui ha fatto da semi mentore Dom ad una, e se nel futuro lei dovesse mai tornare più interessata alla questione, sarei ben felice di sperimentare la mia gelosia su quel fronte. Ha le sue amiche, ha i suoi flirt, e anche se non è sui livelli della scorsa estate, non posso non riconoscere che la norma è qualcosa che mai mi sarei sognata anni fa. L’avanzare dell’età sta facendo tantissimo (così come l’ambiente in cui studia e lavora), esattamente come temevo e pensavo. Avere 22 anni non è lo stesso dell’averne 26, specialmente per l’uomo. Stiamo avvicinandoci sempre di più alla fascia d’età che è facilmente più attiva nel BDSM, e anni fa ero drammaticamente annoiata all’idea di dover aspettare tanto, ma ormai siamo qui alle porte (in compenso io non ho più quella patina dorata che avevo quando ero una zozzona di a malapena 18 anni, ma porto queste rughe e capelli bianchi con onore).

Per finire non vi chiedo nemmeno come state perchè ho una caterva di email cui rispondere, ma lasciate almeno che vi ringrazi se siete ancora qui a sopportare le mie lunghe assenze. Questo blog resta una casa per me, e state certi che ci tornerò sempre.

Al prossimo aggiornamento (che molto probabilmente sarà le indicizzazioni dell’anno, con un mese di ritardo), ciao regà.
L’acqua vuol pendenza il mare vuol pazienza. <— non so nemmeno cosa dovrebbe significare ma urrà per la rima baciata

De relatione abusiva

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Sono genericamente una di quelle persone che si vantano di poterne sentire di tutti i colori. Ho un senso morale, ho una mia etica, ho una mia idea del giusto e dello sbagliato, ma sono anche piuttosto empatica e trovo cognitivamente stimolante vedere se la scarpa altrui mi sta, metaforicamente parlando. Perciò è estremamente probabile sentirmi dire “Sì, questa cosa è illegale in 28 Stati e personalmente la ritengo ripugnante, ma capisco perché ti piaccia tanto; vedo da dove stai tirando fuori questa conclusione; il tuo ragionamento è moralmente marcio sotto diversi punti di vista, ma è sicuramente funzionante sotto il tuo.”
E’ il motivo per il quale mi piace pensare di essere una buona ascoltatrice. Penso che potrò davvero sedermi di fronte ad una persona ed aiutarla a sciogliere nodi, se non almeno a vedere quali siano. Ma ci sono cose su cui non posso stare zitta, e non ho intenzione di ingoiare il rospo e seguire il santo precetto del vivi e lascia vivere, nè tantomeno di rispettare la non scritta regola del “tra Dom e sub non metterci il dito”. Mi rifiuto categoricamente, perché tutte le regole di questo mondo valgono fintanto che non danneggiano chi le sta seguendo, e giacché non stiamo parlando della tribù di Hofriyat (nel Sudan settentrionale rurale, per chi se lo stesse chiedendo) dove cancellare l’infibulazione significherebbe mandare a puttane tutta la loro sovrastruttura cognitiva sul cosmo e la purezza e la fertilità della Natura e se smettessero di cucire fiche dovrebbero poi cambiare persino i contenitori in cui preparano il cibo, perché è tutto teatralmente connesso (e per “teatralmente” intendo dire che non so se mangiare popcorn o piangere guardandoli), mi prendo la libertà di dire “fanculo la vostra dinamica D/s, c’è qualcosa di più importante in ballo.”
Questi sono quei soliti problemini di carattere etico da cui la gente tende a star lontana perché sono sostanzialmente scomodi: vedrete fioccare articoli su Fetlife come se tutti avessero una laurea in BDSMlogia (perché grazie al cielo, ognuno fa branca di studio a sè, in questo campo), ma quando ci si avvicina ai soliti punti delicati le voci diminuiscono fino a scomparire, perché nessuno sa che cazzo dire.
Parli di 24/7, parli di slavery, parli di “consent”, parli di “safeword”, e le voci tacciono.
Perché fin dove puoi stabilire che il consenso alla pratica sia davvero consensuale? Ci sei tu, mistress, che stai tenendo sull’orlo dell’orgasmo il tuo sub da qualcosa come tre eoni e mezzo, e lui ti dice che sì, ti comprerà quelle scarpe da tremila euro perché te le meriti. Esempio scazzato? Ok, acconsentirà a comprarti quelle scarpe e a titillarsi la prostata con il loro tacco. Ha la faccia di uno felice e convinto, ma chi non lo è quando hai una mano sul suo cazzo e gli stai promettendo la strada all’orgasmo?
Ci sei tu, dominante, che ad ogni orgasmo ti fai dire che il suo piacere è subordinato al tuo perché la fa venire a spruzzo da quanto la eccita. O forse è il contrario?
Abbiamo un sub privo di impedimento verbale che però durante una sessione di umiliazione è così sopraffatto dall’ondata di vergogna che ha la bocca impastata, si perde nella sua testa e non riesce fisicamente a dire quella parolina magica che farebbe finire la perfida scena. Non si sente in grado di pronunciarla, e la scena va avanti di tortura in tortura finché dai piani alti non viene deciso che basta così, e non appena ritrova la sua voce, grida allo stupro, perché sì, non aveva detto la safeword, ma avrebbe tanto voluto.
Hai un contratto 24/7 che attesta che tu sei la schiava della coppia e non hai alcun potere decisionale, ma poi hai un’idea diversa su dove mandare a scuola tua figlia. Che fai, punti i piedi o no?
Ci sono milioni di casi in cui improvvisamente la definizione della dinamica incappa in un vicolo cieco, in cui la sicurezza dei ruoli prestabiliti va a puttane, e che fai a quel punto? Il BDSM è per tantissimi una pratica che va ben oltre il gioco in camera da letto, è qualcosa che coinvolge il loro carattere, il modo in cui vedono il mondo e si rapportano ad esso, ma ci sono sempre e comunque dei precisi paletti limite in cui la tua inclinazione personale non deve starti impedendo di realizzarti e di avere una vita sana. E qui la delicatezza del discorso scivola dentro a quello della “malattia”. Hai diritto, come persona adulta, a farti del male? Hai diritto a scegliere di ledere te stesso? Di privarti della tua libertà, accettare un condizionamento psicologico che sempre più ti porterà a vedere e scegliere certe strade piuttosto che altre? Hai diritto a scegliere per te quando le tue scelte sono prodotte da una situazione che non è quella di libertà standard che lo Stato ti garantisce per legge?
Più terra terra una cosa tipo: accetteresti una scelta che ti cambierebbe la vita fatta in un momento di scompenso emotivo/psicologico? E’ legittima ed accettabile la tua scelta di ucciderti da depresso, piuttosto che impasticcarti (facciamo l’utopico esempio di bella vita americana in cui bastano 4 chili di pillole per aggiustare una persona) e farti scegliere se vuoi ancora farlo da sano? Dov’è che non sei più in grado di intendere e di volere?
Anzi, la domanda è mal posta, perché il “non sei più” è la cosa più facile da individuare, e lì son sempre tutti d’accordo. Il punto problematico è: come ti comporti quando l’ago della bilancia sta solo pendendo? E quand’è che starà pendendo troppo?
Faccio esempi sempre spinti al limite perché i grigi confondono, ma ad una certa bisogna rendersi conto che si sta parlando della stessa cosa, che si sta facendo valere la stessa logica di fondo. E che se dovesse arrivarmi un Pinco Pallino con il collare al collo a raccontarmi della sua dinamica, non starò in silenzio quando mi sarà ovvio che si sta stringendo le palle in mano da solo, e si sta facendo male.
Il discorso di coppia cambia profondamente la mia concezione della situazione. Il discorso “relazionale” cambia profondamente le variabili che posso contare all’interno di essa. Idealmente una persona è libera di fare quel che vuole finché non nuoce a nessuno, persino nuocere a se stessa. Ma parliamoci chiaro: non è stato il primo deficiente di turno ad aver passato ai posteri che “nessun uomo è un’isola”. Ci sono persino state intere scuole di pensiero psicologico che hanno avuto la bella idea di definire una persona secondo le relazioni che intrattiene. Una cosa tipo: se hai solo relazioni di merda nella tua vita fatti delle domande. Il punto è che siamo sempre in costante relazione, e quello è semplicemente il nostro punto zero di partenza. Non ci sarà MAI il caso in cui una persona possa fare qualcosa senza che questa influenzi almeno un’altra; e un’azione negativa su se stessi puoi dir giuro che farà male almeno ad un’altra. E già qui mi cadrebbe la possibilità pratica della libertà di ledersi. Andando avanti considerando la vita di X, vedremo che le sue relazioni si complicano e diventano sempre più strette: come puoi anche solo lontanamente pensare di poter fare quello che cavolo ti pare? Siamo chiari: la manipolazione psicologica è ancora una gran brutta marachella, e una relazione sana ha ancora dei confini definitori piuttosto netti.
Nuovamente non è stato il primo idiota che ha girato l’angolo ad aver osato ipotizzare che una relazione sana ha nel suo codice la possibilità di modificarsi per far fronte alle variabili che ci si spiaccicano contro ad ogni piè sospinto. Che la rigidità delle posizioni non fa che creare una situazione stagnante che ha tutte le potenzialità per diventare patologica, e chi ci sta dentro non riuscirà nemmeno ad accorgersene. Nuovamente il non-primo-coglione-che-passava-dal-convento ha ipotizzato un ponte piuttosto stretto tra la schizofrenia e un ambiente di rapporti fissi con comunicazione paradossale.
Sapete com’è stare in una relazione rigida senza la possibilità di modificarne le strutture interne? E’ come chiudersi a chiave in casa, ma tenendo le finestre aperte. Dalle finestre voi non potete uscire, ma ci può entrare tutta la merda di questo mondo. Può capitarvi del normale vento, può capitarvi un po’ di pioggia, ma può capitarvi anche un incidente; può succedere che la casa si danneggi, e voi abbiate bisogno di uscire per salvarvi, e non possiate farlo perché siete stati abbastanza intelligenti da chiudervi dentro ed esservi tolti la possibilità di uscirne. Avete la casa che va a fuoco, avete il mazzo di chiavi lì sul tavolo, avete un intero pubblico fuori dalla finestra (chi con i popcorn, chi piangendo esasperato) che vi sta dicendo di prendere quelle chiavi ed uscire, e voi ve ne state lì, come gli eroici capitani di una nave che sta colando a picco. E che si porterà dietro voi.
Più o meno è questa l’immagine che ho di tutte quelle coppie BDSM che si imbarcano in queste dinamiche bellissime ed intricatissime, e si dimenticano dell’uscita di sicurezza. Quella manopola d’emergenza che ogni relazione duratura ha. Chi è attualmente in una relazione stabile e duratura ed è soddisfatto di come le cose stiano andando, molto probabilmente mi capirà: non è una passeggiata mandare avanti la baracca. Se mantenere una relazione per 5 anni fosse semplicemente l’aspettare quei 5 anni messaggiando e scopando con quella stessa persona, non ci sarebbe il solito troiaio di tira e molla. Il punto è che una relazione stabile richiede impegno, e richiede continue modifiche dall’interno per adattarsi a tutte quelle variabili random che la vita vi tira in faccia, così come tutti quei cambiamenti che col tempo voi stessi maturerete dentro di voi e che dovranno sposarsi o meno con i cambiamenti che l’altro avrà.
Quindi, lasciatemi un attimino urlare contro il Creatore perché sarà tipo già la quarta o quinta volta che becco una situazione in cui c’è un conflitto e la parte sub della coppia ingoia la propria lingua ricevendo quest’illuminazione divina “Ma cosa stavo pensando, sono sub, ovvio che lui abbia ragione!”
Faccio fatica a mettere insieme le parole per esprimere quanto io ritenga una stronzata tutto ciò. Quanto sia deleteria per la coppia. Sono solo una tizia a caso di nemmeno 24 anni che scrive su un blog sperduto in internet, perciò il mio potere di parola è decisamente limitato, ma per chi è ancora qui a leggere perché gli interessa: non si risolve una discussione con “Ma lui è il Dom!” (parlo con la lei sub perché gli ultimissimi esempi incontrati erano di questo genere).
Non c’è alcuna regola della logica classica e non che faccia concludere una deduzione in questo modo. Non esiste, non so cosa vi passi per la testa. Sono certa che sia un grandissimo sollievo vedervi improvvisamente sollevate dal peso della responsabilità della vostra opinione, specie se questa sta al 50% portando avanti il conflitto e la cosa vi sta mandando in paranoia perchè stress ecc, ma dov’è che improvvisamente avviene l’illuminazione “Ah no, aspetta, lui ha ragione perché è Dom!”?
Questo è lo stesso passaggio che ha fatto nascere un gran bel numero di Cuckquean dopo aver ricevuto il paio di corna dal loro partner. “Ah gia, ma lui può fare quello che vuole perché è Dom, quindi io devo essere felice per lui.”
Non so voi, ma in una qualsiasi formalizzazione di dinamica BDSM mi assicurerei che i litigi siano un meccanismo metacomunicativo come la safeword: quando c’è, la coppia agisce e parla DA PARI. Non puoi risolvere un conflitto interno alla coppia dando come giustificazione una dinamica sovracostruita ad essa. E’ come stare annegando in mare e poi improvvisamente “Ah no, aspetta, ma lui è idraulico!” e poi smettere di cercare di stare a galla.
La vedete? La vedete la stronzata?
Non puoi togliere alla persona la possibilità di difendere i propri interessi all’interno della relazione, o di chiedere di modificarla. La sub non è legalmente di tua proprietà, perdiana, ha una vita, ha degli affetti, ha una rete di relazioni che non ti riguardano, ha forse anche un lavoro che magari almeno lontanamente le interessa finché non la fai improvvisamente rendere conto che no, tutto questo scompare davanti al fatto che sei il Padrone. Ci sono altre persone di mezzo, ci sono colleghi, clienti, parenti, amici; non siete due su un’isola deserta, la vostra dinamica se non è chiusa dentro alla camera da letto allora finirà prima o poi con l’inciampare nel resto delle vostre esistenze, e di conseguenza incrociare quella che il vostro partner condivide con il resto del mondo. NON si può chiudere la possibilità di gestione di questo universo. E’ quel passo che fa andare da relazione BDSM a relazione abusiva. Se stai pensando che non dovevi osare incazzarti con il tuo Dom perchè si stava comportando da coglione, datti della cogliona tu e poi riprendi a dare del coglione a lui! Non siamo in un romanzo harmony, i Dom non sono perfetti, non sono una razza diversa rispetto ai ‘normali maschi’, possono sbagliare, possono dire cazzate, e possono comportarsi da idioti. Dirò di più: possono essere abbastanza incazzati da utilizzare, quantomeno inconsciamente, la loro posizione di potere per ottenere quello che vogliono. Perché è fin troppo facile durante una discussione piegare la comunicazione per far rientrare il dialogo su di un binario sbilanciato in termini di potere. Ma è una violenza inaudita nei confronti della coppia farlo.
Tutti i conflitti risolti con “Oh sì, è lui ad aver ragione perché è lui quello col flogger in mano” non sono stati risolti. Li rivedrete, molto presto, e sarete costrette a rifare nuovamente la scelta del girare la testa dall’altra parte oppure finalmente alzare la voce e dire la vostra. Qual è la differenza tra il BDSM e l’Italia degli anni ’40 dove la moglie abbassa rispettosamente la testa quando c’è in giro il marito? Quand’è che si è tornati a questo?
Non fraintendetemi, sono la prima a divertirmi come un’idiota con i taboo e le situazioni sbilanciate e gli edge play, ma c’è un intero oceano tra lo sguazzarci dentro e il non poterne più uscire. Quando la dinamica di coppia impedisce la risoluzione del conflitto per mezzo di uno scambio paritario e razionale di opinioni, c’è qualcosa che non va. E prima che lo chiediate, la scelta di quale tipo di opinione possa essere mollata in mano al Dom deve avvenire di volta in volta. Non ci si può dimenticare che la vita è imprevedibile, e non potete instaurare una regola che non tenga conto di questo. Anche se avessi la regola che il mio fidanzato debba scegliermi il paio di mutande ogni giorno, accadrà prima o poi che lui non possa farlo, o che lui faccia la scelta sbagliata perché bam, mi è venuto il ciclo e decisamente non posso arrotolare l’assorbente intorno alla striscetta del perizoma. Anche se io cedessi a lui qualsiasi mia opinione, avverrà il momento in cui la scelta da fare sarà decisamente grossa, come un trasferimento a lavoro per una promozione, la morte di un familiare, un problema personale di altra natura, e il Dom NON potrà scegliere per voi senza interpellarvi (se dovesse farlo, considerate decisamente di andare da un terapeuta perché si è entrati a pieno diritto nella relazione abusiva).
Torniamo quindi alla domanda iniziale? Cosa succede se la persona in questione vuole essere limitata nei suoi diritti fondamentali di Uomo? Se è davvero contenta di ricordarsi a metà discorso che il rispetto per se stessi e la propria libertà non sono contemplati nella coppia e che deve ingoiarseli via? Che l’altro abbia più valore, che le sue scelte abbiano più potere, la sua vita più meritevole di essere vissuta, le sue esperienze siano più prioritarie?
Se in tutta coscienza decidete che questa è la vostra strada (e ho i miei forti dubbi che lo sia, o il conflitto non sarebbe nemmeno sorto, se voi non aveste avuto almeno un briciolo di spina dorsale per manifestare il vostro disagio), allora scatta la seconda nota: non dovete danneggiare gli altri. Ma abbiamo già messo in conto come il controllare una scelta lavorativa, familiare, d’amicizia ecc. implichi l’influenza su altre persone, e le variabili siano decisamente troppe per essere calcolate. Quindi no, nel caso in cui voleste dare il pieno controllo all’altra persona fareste bene ad assicurarvi che siate dietro le porte chiuse a chiave della camera da letto, perché altrimenti vostro figlio ci cadrà in mezzo, i vostri genitori ci andranno di mezzo. I vostri colleghi o clienti prima o poi subiranno inconsapevolmente le scelte dettate da uno sbilanciamento di potere regalato e ormai mantenuto senza più conflitti che lo testino. Senza più prove che ne confermino la validità. E un re che non può venire messo in questione è facilmente un despota.
Per concludere, se fra 10 anni mi ritroverò davanti a qualcuno che mi dirà di essersi ingoiato le regole della logica per risolvere un conflitto in forza dell’ammmmore dark, gli tirerò una scarpa in faccia.

Perché gli ho appena sbattuto il telefono in faccia e non mi sento in colpa.

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Ci sono cose che non ti dicono riguardo alle storie d’amore. Cose che scopri man mano che il tempo passa e hai questo tizio accanto che ormai potrebbe benissimo farsi spacciare per la tua ombra, tanto è il tempo che ti è stato addosso. Cose che noti e inizi a vivere solo quando le tue trasmissioni neuronali hanno fisicamente cementato la parola “noi”, modificando permanentemente i tuoi processi cognitivi. Che se vi doveste mai lasciare per te sarebbe come subire una lobotomia.
Ci sono cose che impari solo quando ti rendi conto di essere in una relazione a lungo termine; fuori dai “sogno di invecchiare insieme a te” e dentro ai “sediamoci a tavolino e calcoliamo con che pensione camperemo”; fuori dai “dormire abbracciati a cucchiaio” e dentro ai “io russo e tu mi rubi le coperte, siamo pari”.

Perché vedete, con i film-libri-società-universo impari cosa dovresti aspettarti dalle farfalle nello stomaco, quanto sontuoso dovrebbe essere un matrimonio, che faccia dovresti fare per piangere disperata ed essere comunque attraente, quali posizioni durante il sesso non ti fanno sentire assolutamente niente ma sai che sono esteticamente perfette, ma non ti dicono mai assolutamente niente riguardo ai litigi.

Ho 23 anni e praticamente mi succedeva ieri, ricordo perfettamente quanto spaventosi fossero i litigi durante una nuova relazione. Ed è tremendamente più spaventoso quando si è ragazzi, perché si ha poca-o-zero esperienza riguardo alla comunicazione sana ed efficace e si è invece 100% spinta ormonale. Ti sei incollata a quel ragazzo come un mollusco allo scoglio ed è tutto perfetto e le coccole vengono facili perché vi piacete fisicamente e le cose belle da vedere ti spingono all’adorazione, no? Però poi accade il primo litigio e le porte dell’inferno si aprono: se vi piacete solo fisicamente, dove troverete gli strumenti per sopportare gli attriti caratteriali? Se la relazione sta ancora galoppando l’onda confetti-rosa, il litigio vi farà sprofondare? Come lo convinci che vale la pena tenerti anche se diventi brutta e bitorzoluta quando ti incazzi? Come ti convinci a tenerlo quando ti rendi conto che ha il QI di una trota quando è incazzato?
Ma se tutto va come dovrebbe, inizi ad imparare che i conflitti sono inevitabili e che la cosa importante è risolverli insieme al tuo partner parlando e chiarendoti.

Guardavo gli adulti con storie ventennali alle spalle e studiavo come rendere più efficace la mia comunicazione, definivo le differenze tra metalivelli e connotazioni per riuscire di volta in volta a mettere nella giusta scatola la discussione corrente e poterla risolvere con le giuste regole. Perché non puoi calcolare l’area di un rettangolo con la formula per il cerchio, giusto?
Però arriva qui la postilla che ancora non mi era capitato di sentire, nonostante le decine e decine di post autoreferenziali su internet su come far funzionare benissimo la comunicazione: a volte la discussione va semplicemente troncata. Tutto qui.
Se siete al telefono va bene decidere insieme di interromperla di colpo e chiudere la chiamata. Smetterla di urlare di punto in bianco e stare per i fatti vostri per un tot di ore.
E NON SAREBBE UN FALLIMENTO COMUNICATIVO.
Non è che durante tutto il litigio non vi siete fatti capire. Non è che non avete ascoltato l’altro.

E’ che a volte le discussioni sono una valvola di sfogo per sentimenti repressi, e voi credete di stare discutendo di qualcosa, ma in realtà state soltanto parlando dell’aria. Vi state attaccando a regole metacomunicative di condotta e ad improvvise generalizzazioni di atteggiamenti che avranno sì e no 3 minuti di vita, e tutto perché c’era bisogno di qualcosa per accendere la miccia.
C’è che si può proiettare i propri sentimenti non solo sulle altre persone, ma anche su eteree entità discorsive. Invece che far diventare l’altro il demone, costruite il discorso come se dovesse essere pronto per il diploma dopo che avrete finito.
State comunicando benissimo, con tutte le regole giuste, ma non state comunque parlando di niente. E in questo parlare di niente potreste trovare occasionali appigli per cose che davvero ci sono, e che accidentalmente potrebbero farvi davvero male, o ferire davvero l’altro.
Quindi quando il discorso non sa di niente e l’avete costruito per il puro gusto dello sfogare lo stress, va bene chiuderlo con la stessa facilità con cui è iniziato. Vi potete sentire scossi e disorientati come dopo un’importante epifania emotiva, ma in realtà è solo perché avete soffiato da soli tutto il vento che c’era. Non c’è niente dopo. Vi resta la sensazione di aver forse fatto uno sbaglio irrimediabile, ma probabilmente non è così. I litigi hanno la meravigliosa qualità di stare in piedi solo se si è almeno in due, e la responsabilità si spartisce. A maggior ragione un castello d’aria non può stare in piedi da solo, ci vogliono almeno due persone che ci credano, per farlo esistere.
Perciò non avete fallito, non è una buca della relazione. E’ stress che ha trovato una valvola di sfogo in un punto dove non c’era nessun discorso in sospeso da sfruttare. E credetemi se vi dico che le discussioni fondate sul nulla sono spesso le più violente e creative.

Questo genere di discussione non viene pubblicizzata molto nelle relazioni nate da poco perché genericamente non sei portato a passare così tanto tempo con l’altra persona da non avere modo di sfogare la tua personale frustrazione altrove.
Ma quando vivi e respiri l’altra persona 24/7, tendi a non avere abbastanza spazio o abbastanza tempo per risolvere la cosa da solo, quindi la soluzione più diretta e ovvia diventa quella di lasciarsi andare per stemperarla. Usare l’altra persona come punching bag come se fosse parte di te e stessi facendo da solo. C’è da ricordarsi che l’altra persona è ancora un individuo indipendente, e ci sono limiti a quanto la si possa includere nei propri processi digestivi.

Ho letto centinaia di post su come regolamentare una sana discussione e sul come far sì che non si finisca con una porta in faccia che lascia tutto in sospeso e permette al problema di ripresentarsi.
A questo aggiungo il consiglio di capire onestamente se si sta davvero trattando un qualche problema o se semplicemente avevate voglia di sentire la vostra voce tonante risuonare nella sala. Perché in quest’ultimo caso potrebbe essere più utile cantare a squarciagola o rompere dei piatti in solitaria oppure, se non siete riusciti ad evitare l’inizio di uno scontro, interromperlo prima di appigliarvi a qualcosa di davvero sensibile pur di far male aggratis. O prima di essere feriti voi e portargli davvero rancore. O di confondere questo tipo di conflitto con uno vero e arrabbiarvi sul serio.
Finchè restate onesti con il vostro partner e decidete insieme il da farsi, è più che accettabile anche rinunciare ad un litigio che non avrebbe comunque visto nessuno di voi due uscirne più ricchi.
Potreste scoprire che riuscite ad evitare questo tipo di sfoghi e che la vita quotidiana diventa così più respirabile; che eliminando queste discussioni improvvisamente viene fuori il vero responsabile di quella frustrazione; o che magari questi conflitti risultano convenienti anche al vostro partner e potrete utilizzarli volontariamente come un’ora di ginnastica in palestra.

Magari finisce che stavate inconsciamente cercando il litigio solo perché agognavate una sculacciata.
Come vi pare.

English version avaible HERE and HERE

Cuckquean Factory

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È un periodo di estrema calma dal punto di vista del cuckqueaning (università, salute e in generale la vita si sono coalizzati contro il mio irrefrenabile desiderio di coltivare il mio orto di corna), perciò eccomi di nuovo qua a parlare del più e del meno.
Ci sarebbe un argomento in particolare che mi preme trattare con voi, ed è un tema che ripetutamente si è presentato negli ask che ho ricevuto in questi mesi sul mio blog tumblr, ossia:
è possibile fare una Cuckquean?

Vi chiamate Ubaldo e sono giorni/mesi/anni che andate in alzabandiera ogni volta che pensate allo scopare un’altra mentre la vostra fidanzata Brigitta SA. Il problema è che non solo Brigitta non sa di questa vostra fantasia, ma non avete nemmeno idea se e come questa fantasia potrà mai raggiungere lo stato di realtà. È chiaro quindi che avete bisogno di una guida step-by-step che vi spieghi in poche e semplici mosse come sganciare la bomba del vostro fetish e assicurarvi il consenso della vostra compagna. A questo proposito, ecco un breve videolog che spiega i punti fondamentali da seguire per intavolare il micidiale discorso.
Ora, mettiamo subito in chiaro alcune cose: se siete qui perché siete sinceramente interessati alla dinamica cuckquean e vi servono alcuni consigli da chi ci è già passato, perfetto, sediamoci ad un tavolino e facciamo questo lungo discorso; se siete qui perché ve lo fa diventare duro e potete dire orgogliosi ai vostri amici di birra che vi scopate chi volete perché la vostra tipa si bagna pensandoci, schiacciate la X in alto a destra e baciate per terra ringraziando ogni divinità che conoscete perché avete avuto la fortuna di trovare una che almeno ve la dà. E non sperate in altro.

Vedete, ogni volta che mi arriva la domanda “Come faccio a convincere la mia ragazza ad essere una Cuckquean?” io già storco il naso e penso che questi due non devono essere a) nel BDSM e b) in una relazione particolarmente profonda.
L’opzione a) mi giunge automatica perché presuppongo sempre (nella mia ingenuità e ottimismo tipico della mia stupida e frivola età) che se una coppia sta ingaggiando una dinamica D/s, allora ha tutte le carte in regola per comunicare riguardo ai propri desideri e limiti. Altrimenti come sarebbero arrivati a decidere che va bene prendere un mattarello e ficcarlo dietro alla malcapitata? (usate del lubrificante, vero? La frizione del legno è malvagia) E se la coppia ha già fatto un bel discorso sui limiti e sui propri personali fetish da inserire nella dinamica D/s, allora il passo per introdurre l’ennesimo fetish, anche solo per discuterne, non dovrebbe essere questa grande cosa. Da un Dom che mi chiede riguardo al cuckqueaning mi aspetto piuttosto che si interessi degli errori più comunemente commessi durante le fasi iniziali, del rapporto con la gelosia, del cosa può fungere da trigger per un collasso emotivo in piena regola ecc. Stiamo parlando, come vedete, di un livello molto più articolato del “Ehi, come convinco la mia tipa che se mi scopo un’altra è una figata?”
L’opzione b) è in qualche modo figlia della a), perché senza un soddisfacente grado di comunicazione non c’è profondità nel rapporto, e se il rapporto è superficiale il cuckqueaning vi distruggerà al primo soffio di vento e lascerà cicatrici.

Ogni volta che avverto istintivamente che quello che ho davanti è un arrapato che guarda esclusivamente threesome quando si sega, mi viene una voglia irrefrenabile di farmi passare la sua fidanzata con la scusa dell’aiutarlo e invece convincerla a dargli un calcio nelle palle e ad andarsene.
Chiariamoci: un arrapato che riesce in qualche modo ad attivare il cuckqueaning sta camminando sul filo dell’abuso psicologico. Certo, poi penso che se lei si è lasciata abbindolare in una cosa così complicata quando a malapena riuscivano a fare sesso con la luce accesa, nemmeno lei brilla granché per acume.

Comunque così come amo sempre fare, quando prende un’idea, per me la cosa migliore è iniziare a dissezionarla per capire di cosa diamine è fatta. Così come non ha senso rifiutare le etichette PRIMA di aver capito che cosa significano. Perché altrimenti di che cosa stiamo parlando?
Una volta stavo guardando una puntata di Masterchef Australia e c’era questo chef che usava i cibi in modo tale che come aspetto esteriore sembrassero frutta. Avevi un’arancia perfetta e quando la tagliavi vedevi che era fatta di carne e gelatina colorata. I chicchi d’uva erano in realtà un’altra roba che con l’uva non c’entrava assolutamente niente. Avete capito l’andazzo, vero?
Siete convinti di essere eccitati dal cuckqueaning e invece quello che vi interessa è tutto un altro fetish, e rompete le palle alla vostra fidanzata per mesi e mesi finché in qualche modo non ci finite dentro e poi arriva l’illuminazione divina: “No ‘spetta, ma che cazzo è questa cosa?”

Sappiamo bene quanti ostacoli abbia il cuckqueaning (questo blog ne è una testimonianza); ora immaginatevi di doverci avere a che fare vostro malgrado, perché non è nemmeno cuckqueaning quello che volete fare, e non vi volete certo accollare la merda che non vi riguarda.
Quindi, prima di chiedervi se potete fare una cuckquean, mettetevi davanti allo specchio e chiedetevi: ma io sono un Queanbull?
Vi assicuro che la cuckquean non la trovate/attirate/fate se non lo siete. E ringraziando il cielo, un Queanbull non è tale solo perché scopa con altre avendo una fidanzata, così come uno non è un Dominante solo perché non si fa problemi a dare una sculacciata.

Spaccate il capello in diciotto, tanto per iniziare, e fate un po’ di autoanalisi. Più saranno chiare le vostre intenzioni e più sarà facile per la vostra partner decidere coscienziosamente.

– Non è che quello che vi eccita è una normale threesome? 

Davvero, qui cascano quasi tutti. I ¾ dei blog cuckquean che vedo su tumblr hanno in realtà una semplice componente voyeuristica unita ad una threesome. Non è che se lei invece di partecipare attivamente sta su una sedia allora è cuckqueaning. Così come non è necessariamente threesome se la vostra tipa gliela lecca mentre voi inculate l’altra. Può essere una threesome con la vostra fidanzata così come può essere (almeno potenzialmente) una sessione cuckquean con una che non è ufficialmente la vostra compagna.
Attenti con i confini qui, perché se dal punto di vista delle azioni la scena resta sempre più o meno la stessa, il coinvolgimento psicologico che c’è dietro è completamente diverso e può fare la differenza tra il “Oh sì, proviamolo!” e il “Fottiti, quella è la porta”.

Il cuckqueaning, al contrario della semplice threesome, non parla solo dal punto di vista dell’eccitazione fisica nel coinvolgere una terza alla scena di sesso, ma anche da quello emotivo. Qui si inizia a flirtare con il taboo del tradimento, con la rottura della monogamia in uno sbilanciamento di potere, perché ‘uno solo’ ne gode. La threesome non ti fa chiedere se il tuo Lui non finirà col lasciarti perché avrà trovato di meglio o si sarà innamorato dell’altra. Con la threesome in qualche modo non metti in discussione l’esclusività.

È legittimo che vi piaccia l’idea di una threesome o della vostra compagna che guarda mentre vi sbattete un’altra. Però non è cuckqueaning finché non scuotete ciò che la società (e possibilmente anche voi) chiama la base della coppia, e ne uscite comunque in due.

Non è che quello che vi eccita è il poliamorismo?

Credo sia piuttosto chiaro che il cuckqueaning sia come sparare a salve. Sembra che non ci sia esclusività, ma c’è. Sembra che non ci sia monogamia, ma c’è. Sembra che ci sia tradimento, ma non c’è. Sembra che lui sia innamorato dell’altra, ma non lo è. Sembra che non gli importi niente della cuckquean, ma è l’unica cosa cui pensa. Tenendo la metafora, se metteste una donna ‘normale’ dentro una dinamica cuckquean, la vedreste colare sangue come se l’aveste trivellata davvero; una cuckquean, dopo un po’ di allenamento, non avrebbe nemmeno più i lividi. Ma se metteste una cuckquean dentro una dinamica poli, beh. Lì i proiettili son veri. Nel poli la tua safeword è che tutti sono speciali e al contempo non lo è nessuno. L’ancora di salvezza è che avete tutti la stessa probabilità di annegare.

Nel poli non c’è esclusività emotiva, c’è innamoramento verso ogni partner, e ognuno dei coinvolti deve essere pronto a gestire al meglio la cosiddetta NRE (New Relationship Energy): quella iniziale fase di farfalle nello stomaco che ti fa sbarellare e vedere solo quella persona. Significa che se hai 4 fidanzate, durante la NRE molto probabilmente ti dimenticherai dell’esistenza di 3 e le farai sentire come se fossero meno speciali della nuova [questo è il caso più negativo possibile, ovviamente: un poliamorista decente è in grado di non danneggiare in modo preoccupante le altre relazioni anche se sta cavalcando l’onda rosa di quella nuova]. Una poliamorista in questa situazione potrebbe avere pazienza finché la fase novità non è passata, in modo da riprendere una dinamica più equilibrata, o potrebbe decidere che così non va e cercare semplicemente una relazione più soddisfacente.
Una cuckquean molto probabilmente finirebbe con un trauma psicologico e avrebbe bisogno di un bel po’ di lavoro per ricostruire il suo Io.


Se il taboo del tradimento non ti fa né caldo né freddo, ma l’idea di poterti innamorare di altre ti mette l’anima in pace, allora probabilmente il poliamorismo è quello di cui devi discutere, non cuckqueaning.

Non è che siete recidivi?

Magari il punto non è nemmeno il cuckqueaning in sé, perché vi andrebbe bene la vostra attuale compagna come qualsiasi altra. Il punto è che vi eccita l’idea di andare con altre, punto. Fate parte di quella categoria di uomini che tradiscono per il gusto di farlo. Vi annoiate facilmente, o le vostre storie durano poco, oppure se vanno avanti sufficientemente a lungo non potete fare a meno di far cadere lo sguardo sull’erba del vicino. Scopare chi vi pare è il vostro primo desiderio, il consenso della vostra compagna è solo un comodo permesso per tenervi l’anima in pace; anche in quel caso ci saranno volte in cui non glielo direte, perché anche se il consenso generale ve l’ha dato, il brivido del segreto non ve lo toglie nessuno. Avete probabilmente già tradito altre volte, lo state facendo o siete decisamente aperti all’idea di farlo. La comunicazione con la vostra compagna è assente o asservita agli scopi più comodi del momento (non c’è bisogno che sappia tutto tutto quello che vi passa per la testa). Siete convinti di conoscerla a fondo, di sapere i suoi limiti, cosa è disposta o meno ad accettare. Finite tra le braccia di altre perché sapete già che la vostra compagna proprio non potrebbe capire il vostro estremo bisogno di *inserirefetishrandom* e voi l’amate con tutto il cuore ma non potete rinunciare ad una parte di voi stessi e sapete che lei non è tipa da fare certe cose, così per non ferirla create un piccolo ed innocente spazio personale in cui potete essere davvero liberi.
A chi fa parte di questa categoria auguro numerosi, accidentali, e karmici colpi sui testicoli.

Fino a poco tempo fa, quando il fenomeno cuckqueaning non era ancora totalmente esploso su internet, le uniche testimoni di questo fetish erano vittime di uomini del genere. Tradite nella realtà ma incapaci di interrompere la relazione per un qualsiasi meccanismo di dipendenza (compresa l’eventuale relazione D/s), finivano con il forzarsi ad accettare la situazione, legittimandola colpevolizzandosi oppure creando un riflesso pavloviano di eccitamento. Sono quelle cuckquean che hanno finito col subire più abusi, ad essere vittime di doppi-legami (vedi studi di Bateson), ad aver avuto bisogno di stimoli sempre più forti per coprire lo strappo dell’Io.

 

Il punto del cuckqueaning è che la vostra compagna non SA semplicemente. PARTECIPA. E no, toglietevi la mano dalle mutande perché non sto parlando di partecipazione attiva alla scopata, ma di coinvolgimento nella dinamica. Lei è influente quanto voi. Ha potere di veto (e se non ce l’ha, ha qualche altro meccanismo di safeword altrettanto essenziale), ha diritto a costruire questo fetish in modo tale da trarre anche lei vantaggio, qualsiasi esso sia. Autostima? Competizione? Desiderio di servire? Coccole? Umiliazione? Adrenalina?
Qualsiasi cosa sia, deve avere modo di ottenerla all’interno di un ambiente sano e protetto in cui il massimo che potrà portare a casa come danno saranno lividi (metaforicamente parlando; può anche farsi frustare a sangue dalla ‘cake per quel che riguarda i coinvolti, se piace a tutti).

Il Queanbull vuole il cuckqueaning proprio perché comporta il coinvolgimento totale della sua compagna. Se gli venisse proposto di andare con un’altra senza il consenso della cuckquean ma senza il pericolo di venire scoperto, non ne vedrebbe più il senso. Il punto per lui non è andare con altre, ma fare un’esperienza che coinvolga lui e la compagna come coppia.

[Qui vorrei fare un appunto su tutti quelli che finiscono in dinamiche cuckquean perché vogliono primariamente andare con altre, ma hanno cercato la via legale: non me la sento di condannarvi, ma non siete Queanbull, siete Scopatori Etici – utilizzando l’espressione coniata con The Ethical Slut].

Il Queanbull ha un’attenzione maniacale nel controllare che la sua cuckquean sia soddisfatta ad ogni passo e abbia il giusto supporto in caso stia attraversando un momento difficile.
Non cerca altre storie romantiche, tiene attentamente sott’occhio l’attaccamento emotivo delle ‘cake per far sì che non diventino aggressive nei confronti della sua cuckquean.
È aperto a ridiscussioni riguardo alle regole della dinamica nel momento in cui la sua cuckquean mostri di aver maturato nuove posizioni. Se dopo varie ridiscussioni la sua cuckquean fosse ancora scontenta, è disposto a parlare dell’interruzione temporanea o permanente del fetish.
Il Queanbull ideale non ha bisogno del cuckqueaning, e proprio per questo lo gestisce con estrema lucidità e correttezza.
Può essere un Dom, un Sadico, un Kinkster. In qualsiasi caso è mosso dall’amore verso la sua compagna, e quello resta sempre il motivo ultimo.

Se trovate legittime queste posizioni e vi ritenete in grado di poterle assumere (o già lo fate), allora si può passare alla fase del chiedervi come avvicinare la vostra compagna al fetish.
Ma se siete amanti delle threesome o del poliamorismo, vi consiglio vivamente di farlo ben presente alla vostra partner.

Se avete confermato la vostra identità di Queanbull, allora potete chiedervi se la vostra partner è una Cuckquean.
Già, buongiorno buongiornino: potreste essere così sfigati da non avere tra le braccia una potenziale cuckquean.
Non dico che vi si nasce, e certamente con una sufficiente apertura mentale un po’ tutte possono essere avvicinate a qualsiasi pratica, almeno a livello teorico. Il punto è che ci sarà sempre quella piccola percentuale di persone che semplicemente non sono fatte in quel modo. Potrete provarle tutte, loro potranno essere disposte al 100% a capirvi e a tentare, ma alla fine non funzionerà senza una forzatura violenta, perché non sono Cuckquean. Tutto qui.
Mettete in conto di potervi trovare in questa situazione. Mettete anche in conto di poter essere in quello scomodo angolo in cui dovrete decidere se il gioco vale la candela.
Qualunque sia la posizione della forse-un-giorno-cuckquean, il punto centrale sarà sempre PARLARLE APERTAMENTE. Niente sotterfugi, niente manipolazioni, niente ricatti emotivi, niente indizi. Sedetevi a cena, a pranzo, in mezzo al pomeriggio, quando e dove vi pare, e parlate apertamente. Dei vostri desideri, delle vostre fantasie, di quello che vorreste, di quello che temete, di quanto sarebbe importante per voi ma di quanto non volete mettere in una posizione impossibile lei.
Se il punto 1) è la Comunicazione, il 2) è certamente la RASSICURAZIONE.
Perché? Perché potrete giurarci sopra, se lei non ha mai nemmeno avanzato l’ipotesi nella sua testa, inizierà a farsi domande: perché volete andare con altre? Lei non è più abbastanza? Vi ha annoiato? Non l’amate più? Chi sarebbero queste amanti? Ce ne sono già state? Avete già tipe in mente? Vi piacciono più di lei? Vi state innamorando di altre? E se vi innamoraste di altre? E se la trascuraste completamente? E se non la trascuraste ma l’amante avesse l’idea malsana di essere sul suo stesso piano? Come fa lei a sapere di essere più speciale delle altre? Perché dovrebbe sopportare la gelosia di dividervi con altre? E se le altre si mettessero in testa di rubarvi? E se ci riuscissero? E se qualcuno dovesse venire a saperlo? Lei sarebbe la povera cornuta? Ecc ecc.
Se lei ha la mente abbastanza aperta e il vostro rapporto ha una comunicazione sana, riuscirete ad arrivare a questo punto e lei si sentirà libera di inondarvi con i suoi pronostici assolutamente apocalittici sulla vostra coppia e la sua salute mentale. Avrà ogni sorta di paranoia, e per quanto vi possiate impegnare nel tranquillizzarla (cosa che DOVRETE comunque fare), state sicuri che l’80% delle vostre iniziali azioni confermeranno le sue paure. Questo perché deve lei fare pace con se stessa e con i suoi pregiudizi/paure, e il vostro ruolo sarà quello di essere l’asse su cui lei ruoterà.
Volgarmente voi siete il palo e state chiedendo a lei di essere la pole dancer. Col cazzo che lei si appenderà a voi, se non è sicura del fatto che la reggerete (vi può sembrare divertente, ma non riderete quando la vostra fidanzata/moglie metterà in discussione la vostra integrità nel rapporto).
Il punto 3) è facilmente la NEGOZIAZIONE, dove entrambi mettete le carte in tavola su quello che siete disposti a provare, pianificate un percorso d’azione, e in generale decidete se volete o meno fare questa cosa e in quale grado.

Un breve ma importante appunto sui possibili motivi che possono portare la vostra compagna a mostrarvi il dito medio piuttosto che parlare civilmente di questo gioioso fetish: il suo passato. Tenete conto di quanto la sua educazione, esperienze personali, autostima, voci familiari ecc hanno formato il suo pensiero riguardo a com’è una coppia e cosa lei dovrebbe aspettarsi da una coppia. La sua gelosia potrebbe essere motivata da insicurezze personali che potrebbero essere motivate da traumi infantili; potrebbe essere che tutta la sua vita è stata costruita sul desiderio di ripercorrere i passi dei genitori o di allontanarsene del tutto e questo fetish la mette in una posizione di scacco matto; può essere che ammettendo il cuckqueaning lei dovrebbe mandare al diavolo tutte quelle prove che per tutta la sua vita avevano assicurato che lei fosse all’interno di una relazione sana e al sicuro, e la state costringendo a ribaltare tutto. Ci sono milioni di fattori che potrebbero portarla a dire “No”, così come ce ne sono stati milioni che hanno portato me a dire “Sì”. Non iniziate niente, nemmeno in teoria, finché non conoscete tutti questi fattori. Dovete conoscerla come il palmo della vostra mano, o non sarete in grado di capire quali passi la faranno crollare. Molto probabilmente nemmeno lei se ne renderà conto, e starà a voi riconoscere i segnali di un possibile trigger.

Quando parlavo del considerare se il gioco vale la candela, mi riferivo ai trascorsi della vostra partner, che potrebbero eventualmente essere così radicati ed importanti che l’iniziare questo fetish la potrebbe destabilizzare in maniera devastante e portare conseguenze non solo nella vostra sfera relazionale, ma persino in quella sua lavorativa, sociale ecc.

Vi ricordo che le relazioni intime hanno un ruolo fondamentale nel costituire la ‘tana’, il ‘rifugio’ in cui ricaricarsi e curarsi da tutto l’inferno che è il mondo esterno. Il cuckqueaning gioca sul destabilizzare questo rifugio. Il problema è che se la forse-un-giorno-o-mai-cuckquean non ha i piedi ben saldi e non sa reggere gli scossoni, precipiterà davvero con tutto il nido, anche se non era la vostra intenzione. 
Perciò sì, ho visto casi in cui la cuckquean avrebbe seriamente dovuto non iniziare ad esserlo, perché tutte quelle situazioni irrisolte si sono poi riversate all’interno della dinamica fetish ed improvvisamente i limiti erano tutti sbalzati, non c’era più realtà e finzione, il tradimento era vero e fidatevi quando vi dico che non volete stare vicino ai meccanismi di compensazione di una donna insicura convinta di star venendo abbandonata. E non dovreste starle vicino non perché rompe sinceramente i maroni, quanto perché sareste direttamente responsabili del danno psicologico di una persona che dite di amare.


3400 parole circa dall’inizio dell’articolo e mi sembra di avervi dato un sufficiente quadro di quanto sia impegnativo il ruolo del Queanbull, di quante responsabilità si appoggerebbero sulle vostre spalle e di quanta forza ci vuole per fare da perno ad una dinamica simile. I sadici emotivi e gli amanti del mindfuck sanno piuttosto bene di cosa sto parlando, perché hanno responsabilità molto simili.
I consigli sull’introdurre una donna al cuckqueaning sono sempre gli stessi: parlatele ed ascoltatela, attenti a tenere bene a mente tutte le variabili che potrebbero trasformare la vostra fantasia erotica nel suo inferno personale.
Se alla fine di tutto questo siete ancora sicuri di avere le carte in regola, fatemi le vostre domande, andate dritti al sodo con le vostre belle, fate quello che più vi piace.
Ma se siete tra quelli che si sono sentiti in piena indigestione leggendo questo articolo, fate un favore a me, a voi stessi e a quelle che vi portate a letto (amanti nascoste o ufficiali che siano): tornate a segarvi su youporn, che fare una cuckquean non è lavoro per voi.
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P.s. Avrei dovuto mettere Cuckquean con la C maiuscola ovunque, ma sinceramente, troppa sbatta formattare 6 pagine di testo. Quindi beccatevelo così com’è.
P.p.s. Vi ricordo che ciò che è scritto in rosso brillante è un link. Non fate sì che il mio impegno nel metterli sia stato invano. Cliccate, su.
P.p.p.s Darò un cioccolatino a tutti quelli che arriveranno fino a fine articolo. Complimenti. 

Indicizzazioni dell’Anno 2013!

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E siamo arrivati al mio post preferito! Lo so, dovrei dare più attenzione a momenti tipo Lui che scopa qualcuna o Lui che si fa qualcuna o qualsiasi altra cosa cuckquinosa, ma sapete che c’è? Il mio post preferito è L’Indicizzazione Dell’Anno. Aspetto con ansia fine Dicembre apposta per poterlo preparare.
Questa volta avevo il dubbio che fosse scarso, perchè ho postato fino ad Aprile e poi ho ripreso solo alla fine di questo mese, ma evidentemente mi volete bene e la lista di ricerche che è venuta fuori mi ha nuovamente fatta cadere dalla sedia per il ridere.
Sta inoltre nascendo in me il dubbio che la ricerca su google per parole chiave sia in realtà stata fraintesa per “scrivi in modo sgrammaticato e insensato”. Davvero, non so da dove vi siano venute fuori certe idee.
Ma evitiamo di tergiversare e andiamo dritti al punto.
Ecco a voi, le Indicizzazioni dell’Anno 2013!!!

cuckqueenchiariamo una cosa, già che ci siamo: Quean e Queen hanno due significati COMPLETAMENTE diversi. Il termine è cuckQUEAN.
contrattocuckold; contratticuckold; contratti cuckod; contratto sweet cuck; cuckold contratto; contratto del cuck; contratto cuckold blog; contratto matrimonio cuckold; contratto coukold; contratto cuck donna; il contratto del cuckold; contratto cornuto padrona un’altra bella lezioncina: il contratto fa parte di una dinamica di Power Exchange tipicamente bdsmiana. Il cucking è un fetish, e in quanto tale NON richiede contratto. Se vi piace scrivere delle regole base tipo “scopo solo quelli che ce l’hanno più lungo di 10cm”, o “solo dalle 18:00 alle 23:30” ok, buon per voi, ma per favore, non mettiamo in giro l’idea che il fetish del cucking sia qualcosa di simile alla dinamica slave. Bdsm =/= fetish e le due categorie, per quanto spesso in contatto, non sono sostituibili a piacere.

Una piccola parentesi su quante volte scazzate i termini:
cuck queanPosso capire il perchè sia venuto in mente di separare le due radici, ma comunque no.
chuckqueanChuck? Quello della serie tv?
cuckquean anitaNon mi stancherò mai di ripeterlo: NON MI CHIAMO ANITA. Il nome del sito è CuckqueanITA (l’Ita perchè: indovinate dove siamo? Esatto, proprio in Italia!)
cuckol prima sperienzaHai saltato una D. Ed una E.
coukoldEhm…no. Cuckold.
cucold porci e sadomasoNo. Cuckold.
cucold sadomaso e porciSe non hai trovato niente con la ricerca di prima prova a domandarti se magari non stai facendo qualche stronzata col lessico, invece che invertire i due termini scritti in modo corretto. Anche perchè per google non fa differenza.
la vita porno di un cuckloid slave – Seh, tipo tabloid. Io non so come ve li inventate questi termini.
cuckcuian significatoEccone n’altro. No. Cuckquean. Cuck. Quean. Che si pronuncia /ˈkʌk kwiːn/. Questo invece lo pronuncereste come /ˈkʌk kwiæn/, il che è semplicemente assurdo.
cuckqueaniteLa cuckquinite? Nel senso che è una malattia?
cuckqueananita Oddio. NON MI CHIAMO ANITA, hai totalmente aggiunto una sillaba al nome del sito!
come smettere di essere cuckolHai saltato una D. E per la domanda, prova a dire a tua moglie che non ti si rizza più quando va con altri.
cuckquenHai saltato una A.
cuckquean + anita Sta lentamente salendo in me il desiderio di usare un cane su di voi. E se per ‘cane’ state pensando all’animale, vi buscate anche qualche cinghiata.
cuckqueen humiliation Queen significa ‘regina’, Quean significa carinamente ‘puttana’. Vedi te.
contratto coukoldNo. Lo pronunceresti /kaʊkəʊld/ (‘aʊ’ come quando dici mouth) invece che /ˈkʌkəʊld/. Capito?
significato di cuckqueenStai dando della cornuta alla Regina. Vedi te se ti conviene.
cuckhold come uscirne?Hold? Come uscire da una presa cuckold? E’ un incontro di lotta? Cielo, non lo so, spero tu sia abbastanza lubrificato da scivolare via come un’anguilla.
cucold telecamere nascosteHai saltato una K.
cuckqeuanQuesto lo pronunceresti /ˈkʌk kiːjʊæn. La vedi? La vedi la stronzata?
cukold per sbaglioHai saltato una C.
cuckqueen masturbatesProva ad andare a Londra e dire ad alta voce che la Regina si masturba.
mio demone cuck tumblir – Eccerto, ci mancava solo quello. TUMBLR. Dove te la sei sognata quella I?
cuckqean diaryHai saltato una U.
coukold russe pornoCOUK ha senso solo nella tua testa. Cuck. E cosa c’entrano le russe?
qual’è il miglior sito sul fetishTogli l’apostrofo. Comunque per me resta Fetlife.
cuckold-italia-tumbleDio dammi la forza. TUMBLR.
cockqueanCock? Davvero? “Cazzo Puttana”?
porno cukold ragazziHai saltato una C. Attenzione con le ricerche porno con parole tipo “ragazzi”.
la migliore posizione del cuckod videoHai saltato una L.
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am i a closetqueanEhm, non so come dirtelo, ma Closetquean è un blog tumblr (ex sito poi chiuso) gestito da una cuckquean. Ti stai chiedendo se sei l’admin di quel blog? A Closetquean? E’ diventata una specie a parte adesso?
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tradimenti cuckold tumbirOh santiddio.
mariti che guardano la moglie scopata tumbir – …
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cornuto italia tumbrl – ………..c’eri quasi.

Un’altra piccola parentesi per il fissato con le punture:
puttana fa puntura al suo uomo dopo aver fatto sesso video porn
foto punture sul sedere ragazze di colore
puntura fetish
bdsm come fare puntura nella figa
mi eccitano le punture al sedere
film erotici con punture al culo
porno sadomaso sottomessa con punture
No, sul serio, che problema hai? Cioè, non voglio giudicare il tuo fetish (ad ognuno il suo), spero solo tu stia attento a non inserire delle bollicine d’aria dentro alla malcapitata. Almeno se non vuoi far finire lei in ospedale (o peggio) e tu in galera.

Ed ora i più generici e random:
csi coppie swingersCSI?…Beh questa volta invece di accoppiato, si è accoppato. *Indossa occhiali da sole neri e parte la sigla Yeeeeeeaaaah* (fai click!)
il manuale del perfetto cuckoldNon c’è. E sai perchè? Perchè ogni coppia ha delle regole e dinamiche proprie e non puoi pretendere che esista un manuale del perfetto cuckold che sia in grado di declinarsi su milioni di diversi individui.
fetish donne che cagano Perchè sono arrivati quelli dello scat da me?
donne che cagano mentre scopanoDavvero, perchè lo scat?
vita da cuckoldNuova di Ligabue?
cuckold con mogli scopate senza nesuna pieta da negriAddio agli accenti.
strega torturata bdsmUn porno ai tempi dell’Inquisizione?
bdsm l’hanno torturataRoba seria.
bdsm racconti l’hanno torturata finoFino? Fino a quando?! Argh la tensione mi uccide!
film ragazzo masturba sopra roulotte notteSe vi ricordate, il tipo della roulotte c’era anche nello scorso anno. Alla fine l’hai trovato, il fappatore della notte?
convincere moglie cuckoldChe ne dici di parlarle seriamente e da uomo maturo? Una cosa tipo “Ehi amore, vorrei parlarti di una mia nuova fantasia erotica, che ne dici di parlarne e vedere se piace anche a te?”
biscotti cuckoldSono a forma di alce?
le corna sono piacevoliQuesto è un quesito che lascio ai posteri.
siti privati cuck spagnoliPerchè spagnoli? Hanno qualcosa di speciale?
video cuckold spagnoli blogspotNo davvero, perchè spagnoli?
cuckold filosofi fuckOh mio Dio, ma sono io! Io studio filosofia! Occheccosacarina.
“cuckquean” “whatever she wants”Wut?
femmine cuckquean Tutte le cuckquean sono femmine, altrimenti sarebbero dei cuckold.
donna cuckqueanDico davvero, le cuckquean sono tutte femmine.
nobile coppia scambista Nobile?! Adesso discriminiamo anche per lignaggio?
siti con master slave cuckoldUn master che è anche uno slave che è anche un cuckold?
un master slave è il mio ragazzo io non amo farlo come fare per fargli cambiare ideaMaster slave? Che animale sarebbe? Oppure intendi il padrone di tutti gli schiavi, quello che li comanda tutti tuttissimi? Lo slave supremo? Ah e per la domanda, che ne dici di dirglielo direttamente?
io sono un cuckoldress videoCuckoldress è il nome che veniva (viene) dato alla Sweet. E’ solo un ruolo femminile, tu non puoi esserlo se hai il pipino.
un cuckoldress feliceSul serio, se hai la banana con le due noci non puoi essere una cuckoldress.
slava in manette porno ASDFGHJKL torna il momento xenofobo. Cos’avete contro gli slavi?!
cuckold che belChe bel? Che bel cosa?!
cuckqueanita make her cum tumblrLieta che tu stessi cercando il mio tumblr ma: cosa? Stai chiedendo al mio Lui di farmi venire? Devo riferire il messaggio?
umiliato in presenza dei genitori bdsmUn nuovo fetish: il parenting.
bdsm frustate a sangue per giovanissimeMa perchè. E nuovamente, attenti con queste ricerche che puzzano di under age.
farmi sculacciare blogC’è un blog che si chiama così?
foto donne cuckold segni delle cornaSai che questa è una fissa tutta italiana?
video porno padre impotente inculato Inculato da chi? Per punirlo dell’impotenza? Che poi, mettere “padre” invece che “marito” sposta l’attenzione sulla presenza di una figlia o di un figlio. ….Chi è che lo incula?!?!
moglie sega corna smalto Smalto?!
50 sfumature di grigio cuckold No, no.
filma tradiceVabbeh ciao.
parlano di lavoro e lui se la scopa video pornoMi sembra una reazione un pò strana al discorso. Mobbing?
mi eccito facilmente e quando sono tutta bagnataTi ecciti quando sei bagnata? Tipo sotto la doccia?
tumblr & blogs prego-porn cuckoldsPrego-porn?!
che fine ha fatto la mistress bionda della mood pictures bdsmE che cazzo ne so io? ;D
mindfucking bdsm indefiniti confiniIndefiniti confini??
stanza dei giochi di cristian grajGRAJ???
come l’hò reso cuckoldL’HÒ????
cuckold scopata poi uccisa Parli del delitto Casati Stampa?
cuckold umiliato si masturba e viene nel cestinoQuale cestino?
cuckold che riprende moglie troia mal cellulare…cattivo cellulare?
video porno donne costrette a inculate dolorosissime con piantoNon scherziamo, con l’anale bisogna stare attenti.
cuckquean chat – Uh, non mi dispiacerebbe mettere un canale chat dove cazzeggiare tutti insieme. Ci penserò su.
cuckold moglie piange mentre viene ripresaSicuro fosse consenziente?
guarire dal cuckoldismoDovrebbe essere una malattia per concepire una ‘guarigione’. Ma non lo è, perciò basta pippe mentali. Se non lo vuoi fare non lo fai, se continua ad eccitarti goditelo. Non complicare cose semplici.
esistono davvero le coppie scambiste o è solo fantasia? Sono ovviamente una leggenda folcloristica.
ti sculaccio per bene blogChe blog è?! ;D
il video piu cuckqueanDa quando c’è una graduatoria? Come si fa ad essere più cuckquean di altre?
come diventare cornuto con gusto Sorridi alla vita?
bdsm torture stupro aghi sangueUh quanto sei hardcore.
cuckold bucoliciPft. Questo va sul podio. I cuckold bucolici. Già me li immagino, saltellanti in una campagna verde.
porno controlla a distanza il cellulare di un cuckold Credo si chiami Spam. Fai un controllo con l’antivirus.
smalti per sweet cuckoldCi sono smalti specifici per le Sweet? Tipo codice cromatico che significa “Scopami adesso, marpione”?
le regole del cuck 1) Non fare l’idiota, parlale 2) Tutto quello che non le dirai ti inculerà, e non in modo piacevole 3) PARLA 4) Il mondo non gira intorno a te e gli altri non sono i tuoi burattini 5) Ciò non significa che devi giustificare tua moglie quando si comporta da troia indemoniata, scazzando ogni singola regola che avevate deciso 6) E’ un fetish di coppia, se tu o lei state per cazzi vostri è Coppia Aperta 7) PARLA!!! 8) E niente balle, per l’amor del cielo. Le balle faranno lo stesso giro della regola 2.
differenza tra cuckold e marito partecipante attivo Il primo è cuckolding mentre il secondo è una threesome? No, vabbeh, non sta scritto da nessuna parte che il cuckold debba essere necessariamente contemplativo. Ci sono molte dinamiche in cui il cuck partecipa attivamente. La differenza tra una normale threesome e il cucking è che in quest’ultimo tipo di dinamica la concentrazione è sul fatto che si sta giocando col taboo del tradimento, mentre nel primo caso si sta solo scopando a tre.
bdms lui sparisce sempreNon credo che questo lo renda molto affidabile. Però se sparisce in modo fantasioso ed artistico io lo terrei.
porno.scopre la molie con lamante.per.punizione.lo.inculaIo davvero non so che lingua tu stia usando.
nuovi racconti di mariti cuck e mogli che si fanno rompere il culo con doloreAttenzione alle ferite provocate dall’anale, non è roba da sottovalutare. Divertitevi a fare tutte le porcate che volete ma non rischiate mai la salute, altrimenti le porcate finiscono.
eccita pensare ragazza altro cock cornuto psicologo Io non so come voi pretendiate che google capisca che cosa volete. Infatti sei finito qua da me che non c’entro un cazzo con quello che stavi cercando.
cuckold moglie piangeChi è che piange? Cosa?
vorrei test cuckold Ok, questa è facile: impala tua moglie su un cazzo non tuo, la tua reazione è A) Erezione immediata B) Omicidio colposo. Se hai una maggioranza di A sei un cuckold. Con maggioranza di B no.
cuckquean needs humiliationNon è affatto detto. Io non ne ho bisogno, ad esempio.
cuckold cause perchePuò essere qualcosa legato ad esperienze infantili come un semplice tratto caratteriale. La cosa su cui insisto è stare attenti a quei casi in cui ci si rivolge al cucking in seguito ad un vero tradimento del partner. Non è un tipo di compensazione che ritengo salutare. Il tradimento non è cucking.
se la moglie ti ignora io feticistaPrima il tizio che scompare e ora la moglie che ignora? E’ una nuova moda?
video cameriera masturba padrona mentre dormeE lei non si è accorta di niente?
le pallibe di christian grayLe cosa?
anello al naso extreme humiliationDel tipo gli dici che sembra una mucca?
pornovideo mariti che si accordano con la moglieEh sì, questo è eccitante. “Dove te lo metto questo compromesso?” “Uh, sì, compromettimi tutta!” “Chiedilo, avanti” “Ti prego, concordiamoci!”
spagnola inculata piangePerchè questa fissa per gli spagnoli e le inculate dolorose?!
cosèil kinky sessoQuello che non hai fatto fino ad ora.
come mai record cuckoldUn record? Tredici corna in mezzora?
stivali usati fetish videos pornoPiù puzzano meglio è?
racconti erotici “completamente asciutta”Un fetish doloroso.
cerca cerca cerca cerca bdsm video punti grande labbraPft. Sempre sul podio. Ma come cazzo parlate a google?
frustate nel culo nel bdsmNEL? Non so nemmeno se sia fisicamente possibile, anche solo congegnando un frustino che una volta inserito faccia schioccare la punta attraverso una leva esterna. Non lo so, che ti passava per la testa quando l’hai scritto?
moglie sottomessa frustata inculata piangeAridaje. Secondo me sei sempre lo stesso idiota.
christian gray in 50 sfumature di rosso muore??No. Speravo morisse Ana, in compenso.
vero orgasmo cuckold Gli altri li fingeva? Usava l’albume mezzo crudo?
master sub bdsm ita 2013Una ricerca più generica di questa non potevo immaginarla. Cosa stavi cercando?
cuckold video girati solo in italiaE tu speri davvero che google elimini dalla ricerca tutti quei film che non sono stati girati in Italia? Credi forse di stare parlando col robot Emilio?
robinson crusoe sadomaso Cosa?!
moglie in piazzola troia videoIn piazzola?
woman older cuckold mutande spostate video fucksLe mutande spostate?!
controllare cellulare del cuckoldChe cosa speri di trovarci dentro? I contatti dei tuoi amanti?
foto gratis torture sadomaso di streghe con stivali sexyStreghe? Cosa?

E anche quest’anno è andato.
Grazie per avermi fatto passare la serata in mezzo alle vostre vaccate :3
Fatemi sapere come andrà il vostro capodanno!

Larga la foglia stretta la via, dite la vostra che ho detto la mia.

Il Natale in famiglia

Standard

Quindi, siamo agli sgoccioli di un altro anno. Spero che lo stiate passando tutti smaltendo con successo i postumi dei pranzi e cenoni natalizi. Sappiate che vi sono vicina.

Per me è stato decisamente un Natale impegnativo dal punto di vista familiare, e le fatiche non sono ancora del tutto passate. Dal punto di vista del cucking, invece, credo sia stato il momento più produttivo dai tempi della scopata con Ermenpippa.
Ho ricevuto persino il mio regalino natalizio con una fotuzza. Direi che non poteva andare meglio.
La Cuckcake ha passato con lui praticamente ogni giorno (compreso Natale, per l’appunto) mentre io ero impegnata a sopravvivere al mio inferno personale a 1000 km di distanza da Lui. Posso dire di aver avuto solo due istintivi attacchi di gelosia/possessività, gestibili con un semplice respiro profondo. Un controllo sulla situazione come poche volte avevo potuto goderne.
Un tempo (e chi mi segue qui sin dall’inizio può confermarlo) l’idea di essere in difficoltà e da sola mentre Lui è distratto da un’altra mi avrebbe totalmente distrutta, mentre questa volta mi ha solo dato la sensazione che ci fosse qualcosa per me fuori da tutto questo groviglio di problemi. Il cuckqueaning mi ha attivamente aiutata a sentirmi più stabile, ricordandomi che sono molto più di quello che mi stavo sentendo ridotta ad essere.

Ammetto però che sia stato anche un peso che ho avvertito come se camminassi con una palla di piombo incatenata alla caviglia. Tornare nel luogo in cui sono cresciuta mi costringe sempre a misurarmi con tutto ciò che ha generato i miei tarli e al contempo mi forza a sostenere un esame in cui tutti sfoggiano i loro traguardi, e in qualche modo sento sempre di essere sulla strada sbagliata. Ve lo sto raccontando non perchè stia morendo dalla voglia di mostrarvi quanto sia tedioso starmi nella testa, ma perchè ritengo sia un pensiero che possa venire a più di qualcuna. Perchè conosco più di qualcuna che affronta lo stesso mio genere di problemi, e potrebbe essere invogliata a pensare le mie stesse cose.

Immaginatevi di essere davanti ad un gruppo di persone di cui, nolenti, tenete in considerazione l’opinione; immaginate di sentirvi ancora bambini davanti a loro, mentre sfoggiano la loro adultezza; immaginate che ognuno di loro abbia un mestiere o una specializzazione di studi che immediatamente li caratterizzi. Immaginate che ci siano cugini, vostri coetanei o poco più grandi di voi, già sistemati con i loro partner, e che ogni coppia abbia un evidente timbro. Ci sono quelli sposati da poco e che vengono ancora additati in paese perchè “Mamma che bella coppia!”, e ci sono i fidanzati novelli che vibrano di vivacità e saranno anche loro degli sposi modelli nel giro di qualche anno.
Poi ci siete voi. Il brutto anatroccolo che sin da piccolissimo ha disperatamente cercato l’approvazione di tutti i suoi vicini, che ha imparato migliaia di trucchi per farsi notare scoprendo troppo tardi che nessuno di questi attirava la loro attenzione. Immaginatevi di essere di nuovo invisibile in mezzo a questa enorme tavolata, con il dolce pensiero che il vostro Lui è distante mille chilometri e tra le braccia di un’altra (almeno qualcuno sta facendo qualcosa per voi, no? Qualcuno vi sta vedendo, nonostante tutto), e improvvisamnete vi sentite sprofondare perchè voi siete “Quella che si fa fare le corna”. Oppure: “Quella che si fa torturare i genitali”. Occasionalmente: “Quella che si fa pisciare addosso”. Improvvisamente riuscite a vedere cosa si vedrebbe di voi, se qualche scorcio di verità venisse alla luce. Immaginate il loro sguardo, e sentite che forse è una buona cosa che voi siate invisibili.

In quel momento non conta il fatto che abbiate un Lui a coprirvi le spalle, perchè in quel momento siete nudi e i fucili vi sono puntati al petto, non alla schiena.
Non so quanto possa servire la rassicurazione che questo stile di vita non è qualcosa che macchia. Non posso dire con sincerità che in Italia sia facile avere pubblicamente lo status di “cornuto” (non voglio nemmeno iniziare a pensare a quale sia il comune pensiero riguardo a chi pratica bdsm). Siamo sinceri, è una delle figure più ridicolizzate della nostra tradizione. Non posso dire di non comprendere cosa significhi avere il proprio Super Io che grida con la voce di persone che ben conosciamo e da cui vorremmo tanto nasconderci perchè abbiamo fatto proprio una brutta marachella. Perchè stavolta ci siamo seriamente rovinati la faccia.
Perchè per alcuni ha senso dire “Sono la mia famiglia e dovrebbero amarmi; se non mi amano, problema loro”, ma per altri la strada è semplicemente quella di inseguire un’approvazione che non arriverà mai. E il bdsm è un tipo di dinamica che inibisce il dolore di queste ferite. Corrervi dentro può significare però compiere quel fatidico passo che vi farà definitivamente perdere la speranza di essere quel tipo di persona che loro vorrebbero che voi foste.

A tutti coloro che sono riusciti a compiere quel passo e sospirare rassegnati, accettando che le cose stavano ormai così, un abbraccio sincero. Congratulazioni.
A chi sta ancora litigando col proprio Super Io perchè la speranza di essere notati/accettati/amati/qualsiasicosa è ancora viva, mi sento di dirvi con la testa di trattenere il fiato e fare quel fatidico passo, e col cuore di tenere duro perchè non si sa mai.

La fine del 2013 può significare per alcuni l’ennesimo anno finito mordendosi la lingua, costruendo una facciata pubblica che non urti chi dovrebbe invece spingervi ad essere chi siete ed ammirarvi per questo. Alla fine quel genere di approvazione la riceverete da direzioni inaspettate, da persone che non vi conoscono ma che hanno già le braccia aperte. Il bdsm per me ha spesso questa forma: una coperta messa sulle spalle e una carezza sulla testa.

Quindi, sulla mia strada verso la realizzazione personale, dopo la fase di lotta contro me stessa (superata con successo), dopo la fase di lotta contro di Lui (superata con successo), dopo la fase di lotta contro l’opinione comune di perfetti estranei (superata con discreta facilità), approdo a quella dell’auto-negazione con i familiari. E’ forse un passo obbligato della fase di crescita quello di sentirsi orribili perchè non si è diventati quello che ci si aspettava? E’ evidenziato perchè invece che parlare di tratti caratteriali si sta parlando di comportamenti apertamente oggetto di giudizio popolare?
Uscire da questa matassa potrebbe essere un bel compito per il 2014.
O magari mi sto solo facendo pare mentali perchè ho mangiato pesante.

Se non è zuppa è pan bagnato (o come credevo che si dicesse da piccola: pampagnaro).

Il Ritorno (zombie version)

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Probabilmente pensavate fossi morta, o che mi fossi perlomeno riconvertita al vanilla style.
Non è successo nulla di ciò, e questo elimina due validissime scuse per la mia assenza fino ad oggi; ma che posso farci, sono una temeraria!
Se vi state chiedendo che diamine abbia fatto in tutti questi mesi, “trasferimenti ed università” copre l’80% delle mie possibili giustificazioni. Il restante 20% è pura pigrizia.
Avevo addirittura fatto scadere il dominio del sito, ma come ben potete vedere l’increscioso problema è stato risolto.

Stiamo dunque arrivando alla fine di un altro anno, e io non riesco quasi davvero a capacitarmi del fatto che stia sguazzando dentro al cuckqueaning dalla primavera 2011 (più di due anni, quand’è successo?!). Rileggevo qualche giorno fa i primi post e i risultati più importanti ottenuti durante tutto questo viaggio, e sono stata piuttosto felice nel notare che moltissime mie posizioni sono cambiate. Evitando di concentrarmi sul cambiamento in sè, se sia stato in meglio o in peggio, sono stata soddisfatta nel notare che su più fronti avevo totalmente ribaltato il mio punto di vista iniziale; significa che il tornado non è mai passato, che le cose mi toccano ancora così in profondità da cambiarmi completamente. Significa che le mie paure da cuckquean novizia non mi hanno congelata, che sono riuscita a mettermi in discussione più e più volte.
Uno dei post che volevo scrivere durante la noia estiva riguardava proprio tutte le cose che sono cambiate rispetto all’inizio. Non mi sono mai trascinata abbastanza da farlo (e ancora adesso la mia pigrizia regna sovrana su tutto), ma qualcosa posso tirarlo fuori.

Primo punto che mi viene subito in mente è il: sono una cuckquean ma non sono assolutamente una sub.
Era un punto d’orgoglio e di principio (sono la stessa cosa?), e ci ho messo mesi per riuscire a capire quale fosse il mio problema.
Non posso più dire di non essere una sub. E’ stato un ruolo con cui ho preso confidenza in modo totalmente separato dal cuckqueaning (che, ricordiamolo, è un fetish, non un rapporto D/s – se vi piace fare la coppia cuck con D/s dentro buon per voi, ma teniamo a mente quale sia la vera natura degli elementi originali che state mischiando-) e che ne è sempre stato dissociato. Si stavano confondendo i limiti nel periodo in cui mi masturbavo su Lui che andava con altre, perchè le fantasie finivano sempre con l’avere una sfumatura di power exchange, ma notando quanto lo trovassi un peso più che un divertimento, la cosa è finita lì e i due mondi sono tornati ad essere non correlati.
Avevo iniziato il cuckqueaning ben prima di esplorare come si deve il bdsm. Se qualcuno di voi ha dato un’occhiata al mio profilo fetlife, può notare quanto le cose siano andate avanti. La lista di fetish con cui ho giocato, le pratiche in cui mi sono immersa, l’interesse verso la formalità ecc mostrano quanto io abbia avuto tutto il tempo di innamorarmi di quel mondo e assaggiare com’era fatto. Mi ci sono trovata bene e faccio una discreta brat (se non sapete di cosa io stia parlando va bene lo stesso, tanto non siete voi che dovete occuparvi di tenermi a bada). Vivere insieme a Lui aiutava a farmi inserire nel giusto mindset, perchè mi teneva costantemente sott’occhio e impediva alla mia testa di andarsene per fatti suoi. L’attuale lontananza invece (Lui si è spostato in un’altra università a Milano) ha reso quasi impossibile tenermi col guinzaglio corto, e questo ha messo in Pausa l’intero impianto di sperimentazione D/s.
Ulteriori sviluppi verranno notificati, ma per ora siamo ‘fermi’ al rough e kinky sex.

Altro punto cambiato col tempo: il mio rapporto con le altre.
Non so davvero come si sia evoluto, considerando quanto fosse vitale per me tenere l’Altra come antagonista. Forse mi hanno ammorbidita i mesi di astinenza. Forse (più probabilmente) ho iniziato ad aprire gli occhi man mano che ricevevo email da perfetti estranei che mi chiedevano consigli sulle loro situazioni. Ho conosciuto parecchie donne e sono stata ‘costretta’ a vederle per davvero, a capire i loro problemi e far notare possibili soluzioni. A spostare il mio punto di vista e mettermi nei panni altrui, riconoscendo somiglianze e differenze rispetto a me. Ho fatto conoscenze che mi hanno senza ombra di dubbio cambiata.
Dove in passato ero pronta a puntare le armi per difendermi da tutte, comandata dalle mie insicurezze, ora mi rendo conto che navighiamo tutti nelle stesse paure. Mi ritrovassi adesso a rivivere le primissime esperienze del cuckqueaning so che farei tutto diversamente, perchè avrei un punto di vista molto più empatico verso la posizione dell’amante.
Per tutte le Cuckcake (si chiamano così adesso, le amanti di un rapporto cuckquean; carino, no?) di questo mondo: avete due palle d’acciaio a sopportare gli stenti di una dinamica del genere, che non solo riesce raramente a far felici tutti i coinvolti, ma che quando c’è da tagliar via l’anello debole, finite quasi sempre con l’essere voi. Tanto di cappello, davvero. Dovete avere due palle quadrate o la faccia come il culo. Qualsiasi sia il caso, fatevi forza.

Ulteriore cambiamento: la mia posizione.
Mi rendo conto di essere estremamente più elastica rispetto agli inizi. Mi è capitato di essere lontana chilometri e non poterlo vedere se non 5 giorni dopo, mi è capitato di avere entrambi nella stanza accanto e sentirli baciarsi, mi è capitato di essere solo una figura di sfondo e mi è capitato di preparare anche per lei la cena. In tutto questo non ho avuto il minimo problema. Continuo a trovare molto più divertente l’idea di poterli sbirciare, ma quello è il mio piccolo animo voyeur (o stalker?) che chiede attenzioni. Per il resto mi piace sentire Lui raccontarmi di essersi divertito a conoscere questa o quella, di quanto siano belle le labbra di una o il seno di un’altra. Non ho problemi nel fare quella silenziosa che finge di essere l’amica che non vuole disturbare la coppietta, così come la padrona di casa che offre dolcetti per mettere a proprio agio l’Altra.
A differenza di mesi fa, non avverto morse al petto quando Lui mi fa cenno di andarmene immediatamente dalla stanza perchè finchè sono via Lei è più a suo agio nel saltargli addosso; non ho problemi a vedere le labbra di Lui gonfie ed arrossate da baci non miei; ci sono profumi estranei che gli stanno addosso molto bene; ci sono ragazze a me estranee che gli stanno addosso molto bene!
Mi chiedo se tutta questa tranquillità derivi dal fatto che sono trascorsi più di due anni, o se dipenda dalle esperienze positive che ho fatto ultimamente conoscendo altre persone che hanno condiviso con me le loro storie e si sono spinte persino a considerare la mia opinione importante.

Potrei continuare con un altro miliardo di particolari.
La gelosia, diventata ormai una spezia che apprezzo ma che non toglie nulla al sapore originale del piatto.
Le mie farfalle nello stomaco, che mi sorprendo ancora nell’avere quando mi rendo conto che sta per succedere qualcosa di serio.
Le mie insicurezze, cullate dalla consapevolezza di non essere la sola ad averle.

Quindi, se vi state chiedendo se ci sia una ‘cake al momento, la risposta è sì. E’ un dolcetto tanto carino e ben educato con me, il che fa fare le fusa al mio animo cuckquean e mi fa stare tranquilla.
Ci sono state un paio di altre ragazze negli ultimi mesi, ma ancora nulla di effettivo, verrete aggiornati in caso di novità impellenti.

Spingendoci verso la fine di questo post, spero di poter scrivere qualcosina prima di Capodanno, altrimenti vi faccio gli auguri sia per Natale che per un felice passaggio anno.
Fatemi sapere come state voi, scrivetemi email che mi fa piacere avere compagnia e…
Niente, a caval donato non si guarda in bocca.

Angolo Indicizzazioni del giorno:
cuck queanita
masochista sottomessa da master vicino al cornuto
vecchia troia, che fa bdsm