Tette, calmatevi per favore

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Avviso alla gentile clientela: sono stata brava e ho pubblicato il “””famoso””” sfogo che avevo scritto quando Lui si è beccato la prima cotta, quasi tre anni fa (come passa il tempo e mi scende la lacrimuccia). Leggerla prima di questo post può essere utile per capire a cosa mi sto riferendo, e anche come è fondamentalmente cambiata la mia reazione allo stress emotivo dopo la mia raggiunta buddità. Invece al perchè io abbia deciso di darle un nome da cocktail non troverete risposta, mi dispiace. Il post lo trovate pubblicato con la corretta data QUI
Buona lettura.

Mi stupisce ancora quanto io possa sentire con il cuckqueaning. Cinque anni pieni che lo pratico e ancora mi sorprendo a svegliarmi dopo quattro ore di sonno, con il cuore in subbuglio e quella snervante attesa per qualcosa che dovrebbe arrivare ma non giunge mai. E non è un’attesa motivata, perché “la cosa” già c’è, è la realtà con cui sono andata a dormire la notte prima, ma è la natura dell’ansia aspettare ombre.

Mi stavo preoccupando nello scorso post di star diventando troppo tranquilla con questa pratica, e che temevo di entrare in un’escalation per poter sentire ogni volta la stessa adrenalina. Prima di tutto: ma che cazzo mi era saltato in testa? È tanto facile sentire la mancanza dell’adrenalina quando non c’è, ma se pensassi adesso di passare il resto dei miei giorni così, credo che l’esaurimento non sarebbe troppo lontano. Seconda cosa: chiaramente dopo tutto questo tempo il discriminante non è più la pratica in sè (nonostante la sua presenza sia una corrente continua nel fondo della mia mente), ma il coinvolgimento di Lui con l’altra. A parte la sua prima amante, Ermenpippa (o era Ermengarda? Adesso non ricordo, comunque quella che è venuta prima), tutte le altre sono state accolte con la buddità che ormai mi contraddistingue. Okay, eccezion fatta per la prima cotta istantanea che si prese per Piñacolada, e che durò sì e no 48 ore, le altre sono state racconti piacevoli, ma in termini assoluti non più esaltanti del resoconto di un buon film.

In realtà mento anche, perchè sono abbastanza certa che tornando indietro su questo blog troverei una me ben poco calma durante le Sue avventure fuori. È stato solo negli ultimi mesi/ultimo anno che mi sono totalmente abituata all’atmosfera di costante flirt che Lui ha con il suo cerchio di amicizie femminili, al punto da ridere con lui quando gli salì un’altra istantanea cotta da 36 ore qualche mese fa, ma che non andò da nessuna parte per ottime ragioni, e come conseguenza ho naturalizzato quella che prima era una novità degna di nota: che Lui possa avere questa libertà a prescindere. Non è data per scontata mai (e mi fa sentire estremamente fortunata il fatto che Lui ancora adesso mi chieda se sono okay con il suo cogliere l’opportunità di fare qualcosa con X o Y, non assumendo mai il mio sì come automatico), ma di certo è vista come naturale per noi. Quindi dov’è la novità?

La novità è quando Lui si fa coinvolgere sul serio. Quando spende quattro ore al telefono per raccontarmi ogni singolo dettaglio che ricorda dei due giorni passati con lei (la chiameremo Agrippina), e stavolta si sente in modo lampante la differenza rispetto agli altri racconti. Prima completi ma generalmente distanti (al punto che avevamo concordato di farli in inglese perché sentivo meno quella fredda lontananza tra Lui e il fatto), adesso coinvolgente e colorato e ricco di sfumature, e si sentiva il piacere che Lui stesso sentiva nel ripercorrere quei ricordi. L’unica altra volta in cui siamo andati vicini a questo è stato con Piñacolada, e prevedibilmente le mie antenne si erano subito rizzate davanti al pericolo. Ma con Piñacolada anche se era stata una situazione breve, ambigua, ed intima, alla fine dei conti si era rivelata molto individuale da entrambi i lati: se lei ha sentito qualcosa, non l’ha seguito, e quello che Lui ha sentito se l’è tenuto per sè. Poi sono passati i mesi, e siamo scivolati nel nuovo anno, e poi in un altro ancora, e un altro ancora. Quando la sua cotta è ricapitata, ero pronta. Tuttavia non lo ero ad una corrisposta.

Che non mi si fraintenda: da quello che ho sentito, Agrippina è una ragazza dolce (e per una volta più grande di me) e mi piace già un sacco per osmosi. Ho ascoltato rapita il racconto di Lui e ho fatto il tifo, mi sono emozionata, ho esultato, mi sono sorpresa. Senza ombra di dubbio questo batte tutti gli altri eventi cuckquean, persino la scopata e il pompino e gli altri momenti sessuali rubati qui e là. Questo da sentire suonava come un film, come quei racconti che tengono tutti col sorriso sulla faccia quando gli amici chiedono “Allora, come vi siete conosciuti?” Ho adorato ogni singolo momento e mi sono addormentata ancora cercando di vederlo nella mia testa.

Ma resta che questo blog documenta tanto i lati positivi quanto quelli negativi, e per amor di cronaca sono tenuta ad ammettere che sono sottosopra. La particolarità sta nel fatto che la reazione del mio corpo è completamente separata dalla mia testa. Io sto bene, sono felice di quello che è successo e non vedo l’ora di sentire di più, spero insieme a Lui che Agrippina resti e diventi magari qualcosa di più serio, ma il mio corpo sta reagendo per fatti suoi e mi sta lasciando con il pervasivo pensiero “Ti calmi???”

È iniziato con il Suo invitante “Ho così tanti aggiornamenti da darti” lasciato lì in sospeso per quasi dieci ore perchè la giornata richiedeva comunque attenzione, e io ho gongolato nell’attesa e nell’aspettativa (ben ripagata) come una bambina il giorno prima di Natale. Sentivo quel familiare formicolio sotto la pelle, e ho fatto del mio meglio per essere funzionale durante la giornata, nonostante la mia totale impossibilità a concentrarmi su qualsiasi cosa. Era okay. Poi Lui intorno all’ora di cena mi dice che ci sarebbe stato in dieci minuti. Mangiare è stata una cattiva idea. Sì perchè la sottoscritta ha tutte le sue sensazioni di agitazione nella pancia, e come risultato ho lottato per quasi un’ora contro la nausea. Poi mi decido a farmi raccontare per distrarmi dal mio fisico, e in un battibaleno sono troppo coinvolta dal racconto per notare altro. Vado a letto con fatica perchè sono sveglia come non mai e impiego una buona mezz’ora di fantasie prima di addormentarmi. Quattro ore e qualcosa dopo, mi sveglio con la chiara sensazione di stare aspettando qualcosa, e quel qualcosa mi mette un’ansia esagerata. Ricordate la prima mattina raccontata in questo blog? Esattamente quello, con la differenza del mio cervello che faceva “E??il?tuo??problema??sarebbe???” al mio corpo. Fare colazione due ore dopo è stata nuovamente una cattiva idea, ma sono abbastanza certa dell’origine di quest’ansia perchè quando penso a loro due che si danno il buongiorno mi parte questa ondata calda nello stomaco che assomiglia tanto ad uno tsunami di acidi. È divertente, ma anche un tantino stancante alla lunga, e non vedo l’ora che si calmi e mi lasci vivere in pace.

Così dopo mesi e mesi di assoluto nulla–o meglio, di costante flirt con tutti al punto da essermi convinta che Lui non sappia comunicare in altro modo con chi gli é sessualmente compatibile (scherzo) (vale anche con tutti gli altri), arriva la mazzata di una fanciulla che non scappa a gambe levate sapendo della mia esistenza (dando anche il merito alla ‘cake di cui avete avuto già modo di leggere, che si è sempre comportata benissimo con me ma mi dispiace tantissimo tesoro Lui non si è mai preso per te), e potrebbe davvero diventare la prima vera relazione. Non voglio dire gatto prima di avercelo nel sacco, ma devo anche scrivere per tenere d’occhio come mi sento, quindi si pippano la gufata se ci credono, e in culo alla balena.   

Menzione d’onore va a tutte quelle volte, mentre Lui mi raccontava, in cui io commentavo qualcosa e Lui rispondeva “Anche lei l’ha detto!” Ora, se ad una cuckquean non si rizzano le corna quando un’amante ha un sacco di idee in comune con lei riguardo al Queanbull che stanno condividendo, allora non so quando dovrebbero. Ha subito creato questo subdolo legame, come due donne che hanno lo stesso ex, due che si capiscono perchè si sono innamorate della stessa persona per ragioni molto simili. Una sorta di sorellanza, se vogliamo proprio tirarla.

Altra menzione d’onore va al di Lui “È stato uno dei migliori making out della mia vita” che mi ha fatta sentire tanto oltraggiata perchè spero bene di essere sul podio in quella classifica o prendo il treno seduta stante per correggere l’affronto.

Altra menzione va alle montagne russe di questo fetish che non deludono mai, nemmeno quando pensi di essere già preparata a tutto. A differenza di 5 anni fa, però, adesso so come tirare su le braccia e liberarmi in un urlo nella discesa.

E per il resto niente, aspetto ulteriori aggiornamenti e acqua cheta rompe i ponti.
(Fatemi sapere come state voi, sono sparita per un secolo e mezzo, faccio schifo a mantenere le amicizie internettiane — in realtà anche quelle faccia a faccia, ho un’amica che abita letteralmente a dieci minuti di pullman da me e non ci vediamo da qualcosa come sei mesi, e ad agosto entrambe ci trasferiremo in diverse regioni ma voi credete che ci vedremo prima di allora? Nossignornò)

 

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