Archivio mensile:luglio 2011

Lettera

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Capita che io ritorni in quello stato di insicurezza totale, pensando a lui che manda sms ad un’altra ragazza.
Passati mesi e passato l’Inferno, tra un sorriso e l’altro c’è l’ombra della paura che in realtà io stia meglio solo perchè manca la mia tortura, non perchè io abbia imparato a riceverla.
Per la maggior parte delle volte, fantasticare e scherzarci sopra non mi è minimamente difficile, anzi. Quasi risulto ossessiva nel mio immergermi di film, libri, musiche, community e quant’altro sia disponibile su internet sul tradimento. In modo ossessivo.
Ossessivamente cerco il male e non lo trovo. Immagino, leggo, ascolto e non avverto repulsioni. Ma se lui ha il cellulare in mano, se lui è via di casa con qualcuna, allora avverto sulla pelle e sulla lingua tutto il dolore.
Come se la Cuckquean avesse solo tatto e gusto. E tanta immaginazione.

Mi permetto di citare dal forum che frequento da qualche giorno un post che mi ha fatto pensare molto.

Ti dico che le tue paure sono i tuoi bisogni. Asseconda ciò che accade. Bevi a questo calice di amarissimo veleno. Aspetta che il tuo palato pian piano ne apprezzi il mutare verso un gusto unico e sconvolgente.
Cuckolding è follia pura dalla quale, quando arriva, non si può fuggire, Un’amante ingrata e traditrice che centellina il piacere che ci da. Ma quelle poche gocce di piacere danno un’ebrezza che sa di estasi.

Sempre di gusto si parla, e ancora di più di attesa.

Una delle componeti più forti del cuckolding è l’attesa. E’ nell’attesa che tutte le paure prendono corpo. L’ attesa è l’arco di tempo in cui lei è davvero sua.

Il punto è proprio nell’attesa del durante che dimostro di non aver fatto un solo passo in avanti, e che posso toccarmi quanto voglio, ma nel momento in cui il ponte tra Immaginazione e Realtà viene varcato, tutti i demoni del mio cervello attraversano in sfilata quel ponte e fanno festa.
E’ nel durante che io non riesco a sentire la mia unicità, il mio valore. Perchè non sono messa per prima. E’ proprio in quell’arco di tempo in cui metto in pausa il mio ruolo di Sole e permetto ad un’altra di essere abbastanza illuminata da permettergli di notarla.
Credo sia importante riportare una piccola lettera che scrissi a Lui l’estate scorsa, in una situazione tutta particolare. Quello è stato l’inizio della mia mutazione in Cuckquean all’interno del rapporto. Che da possessiva e gelosa quale sono, alla fine arrivo a quell’unica frase, a quell’unica presa di coscienza che dovesse lui interessarsi ad un’altra, l’unica cosa che avrei da fare sarebbe migliorare ulteriormente me stessa.
Non sembrerà di leggere panico, disperazione, tristezza, ansia. Questa lettera datata 30 giugno 2010 arriva alla fine di un percorso iniziato almeno un anno prima, dove si sono lentamente succeduti quei pianti che ora ritrovo condensati in 2 mesi. Perchè come ho già detto, non sono nuova a queste situazioni, e in un modo o nell’altro mi ci sono sempre trovata invischiata (spesso per mia stessa scelta).

Lascia che io ti spieghi come stanno le cose.
Siediti, rilassati, mettiti comodo. Respira in modo regolare, accenditi una sigaretta. Fumala appoggiando il gomito al bracciolo della poltrona. Puoi fissare il vuoto mentre parlo, per concentrarti meglio.
Ti spiego questo, e spero che ti rimanga bene impresso nella mente: sei mio.
Hai il permesso di essere stupito ora, di chiederti il perchè di questa mia presa di posizione. Ora, lascia che lo stupore muova in una piccola parte di te un pò di fastidio, perchè non ti piace sentirti ingabbiato. Perchè ti sto dettando cosa sarai per il resto della tua vita, indipendentemente dai successi o dai fallimenti, dalla personalità autoritaria o vittima delle pulsioni, da cosa vuoi o cosa temi.
Mentre assapori il moto di orgoglio ed indipendenza che vorrebbe farti aprire le labbra e ribattere l’insensatezza della mia frase, fai qualche altro tiro dalla sigaretta e contestualizza. Visualizza la mia frase come un grumo, come un morbido groviglio di difetti e pregi, e guarda cos’ha intorno. Chiediti perchè l’ho detto e cosa mi rende così sicura.
Ricordati che ci siamo scelti molto tempo fa, e che siamo cresciuti per poter mantenere la promessa. Siamo diventati persone più perfette per stare insieme. Più interessanti. Più mature. Più uniche.
Renditi conto che non ha senso accettarti, perchè sei quello che voglio. Che non devo muovere la mia volontà per avvicinarmi a te, per poter assorbire la tua esistenza e renderla influente nella mia. E’ qualcosa che è già stato fatto.
Abbassa lo sguardo e pensa al fatto che è vero che le mie scelte sono state sempre chiamate da pensieri col tuo nome. E pensa anche che la cosa mi fa sentire libera tanto quanto lo è il pensiero di una scelta disinteressata e lontana da chiunque.
Pensa che mi sono allontanata per prendere meglio la rincorsa.
La sigaretta ora brucia sulla lingua? Forse non sono maturata come pensavi? Forse sono sempre stata legata al punto da essere marchiata dalle corde, e la mia strada era già segnata?
Guardami e accorgiti che ORA ho di nuovo 5 sensi.
Che ora posso davvero perdere la testa e lasciarmi andare alla rabbia, alle risate, alla tensione, alle lacrime, al sonno.
Accorgiti che sono un’artista e sei il bagaglio che mi serve per avere qualcosa da dare al resto del mondo.
Deglutisci e dimentica che esistono altre donne. Quando le vedi, ridi di gusto perchè fortunatamente tu non le avrai. Quando vorrai LA donna, la troverai in una pseudo serra con le vetrate sporche e il sole che filtra attraverso l’edera, con le mani e la faccia sporche di colore davanti ad un quadro.
Quando vorrai LA donna, starà dando un’altra se stessa su un palco davanti a più di trecento persone.
LA donna starà davanti ad un caminetto acceso, seduta per terra, con un pc a sinistra e una tazza di thè nero a destra.
Dimenticati delle mie rivali, dimenticati della ragazza che si è avvicinata di più a te in questi anni. Scordati di tutti quei tratti caratteriali che non puoi trovare in me, smettila di desiderarli.
Ritrova in me quello che vuoi e che vorrai.
Ti prometto che continuerò a sconvolgerti, che non ti risparmierò nessuno shock. Che continuerò a dare tutta me stessa nella mia vita per brillare ed accecarti. Accecarti al punto che tutto quello che potrai vedere sarà solo la mia luce. Al punto che anche se ti volterai dall’altra parte e guarderai altrove, continuerai a vedere quel cerchio di luce assoluta, stampato a fuoco dietro le palpebre.
Lascia cadere a terra la sigaretta ormai consumata, ora. Lascia che io ti prenda il viso tra le mani e ti dica che mi appartieni. Che nel momento in cui dovessi accorgermi che sei così tranquillo su di me da permetterti distrazioni, comincerò a brillare con maggiore potenza, per distruggere qualsiasi cosa ti abbia fatto volgere il capo.
Respira profondamente ora, e impegnati per essere l’eclissi che sei per me.

L’ho pubblicato per riportarmi alla mente quell’incredibile determinazione che avevo. Il Cuckqueaning è nato gradualmente con le esperienze che ho vissuto, ma mi rendo conto che nel momento in cui c’è fantasia e finzione, mi lascio andare allo sconforto, quasi inconsciamente sapessi che posso permettermelo. In una vera situazione “d’emergenza” non perderei un solo secondo piangendo davanti a lui. Penserei solo a brillare.
Ora, lungi da me volere una situazione di reale tradimento.
Ma sono un’esperta in fatto di autosuggestioni, e parte dello sconforto e del dolore cui mi sono abbandonata ha fatto parte dei miei esperimenti per trovare la strada giusta, così come ora è esperimento il mio enfatizzare il mio lato sub e provare ad introdurre il sesso nel mio approccio al Cuckqueaning.
Può funzionare e può non funzionare. Auguratemi buona fortuna.

P.s. Sto trovando rare immagini riguardo alla Cuckquean. Mi prendo il capriccio di disegnare qualcosa io stessa.
P.p.s. Il mio studio per la maglietta continua, non pensiate che sia in stallo. Voglio quella maglietta.
P.p.p.s. Il sito sugli incontri extraconiugali si sta rivelando il prevedibile sito a pagamento che sembrava, dove la metà sembrano profili falsi e ti serve un abbonamento anche solo per specificare se sei “uomo” o “donna”.
P.p.p.p.s. Cominciano ad irritarmi quelli che non concepiscono una sessione Cuck dove la lei non sia presente. Ora, non capisco davvero la difficoltà. Ci sono sia Cuckold che assistono alla sessione sia Cuckold che ne rimangono discretamente fuori. Perchè una Cuckquean deve essere necessariamente dentro?? La forza dell’immaginario collettivo delle threesome?
P.p.p.p.p.s. Nulla, volevo solo continuare la scaletta.


Aggiornamenti e Grazie

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Post dai toni più informali. Mi levo la veste di narratrice (che non lo nego, rende certe immagini molto più crude) e converso un pò su quello che c’è in ballo in questi giorni.

Intanto la cara vecchia (si fa per dire) CuckMare/Toyslut/…Whore, è appena rientrata dalle vacanze, con un carico di foto imbarazzante e tanti bacetti al suo fidanzato.
Qui tutti fanno quello che non farei.
Lei fa finta che non sia mai successo niente, che non abbia mai aperto le gambe ad un altro ragazzo (il MIO) implorandolo di scoparla; il suo ragazzo se davvero sa fa finta che la cosa non abbia peso, se non sa allora ogni mattina si rimette con calma le bistecche sugli occhi per non notare i milioni di indizi.
Non dovrei, ma vorrei vendicarmi per quello che [non] ha fatto. Che siamo stati noi a scegliere di troncare con lei ci sta, ma è stata lei a farci arrivare a quella decisione. Non si è impegnata minimamente, ha trattato con sufficienza tutto quello che poteva avere tra le mani. E non posso lasciare che una pinco pallina tratti con sufficienza LUI.
Vorrei vendicarmi, ma non posso.

Altro aggiornamento: annuncio con orgoglio che gli orgasmi collegati a fantasie Cuckquean sono saliti a quota 3 (1 mio e 2 con Lui). Ormai parlarne non provoca alcun effetto negativo. Ma è tanto tempo che lui non esce con un’altra (per quanto possano essere tanto tempo 2 mesi) e sono almeno 2 settimane che non sono più nella situazione di panico costante in cui ero prima. Perciò il mio cervello reagisce nuovamente con naturalezza a quelle fantasie che ho sempre avuto. L’unica differenza è che ora è lui a parlarne mentre mi masturbo per lui. Tolto l’imbarazzo iniziale, non è una cosa che mi dà pensiero, la trovo quasi scollegata dal “fatto”.
Se lui avesse un’altra ragazza come a giugno, non so se ce la farei, perchè avrei un volto e una presenza reale, e sarebbe come usare davvero lei per masturbarmi. Non credo ce la farei. Anzi, non è propriamente un “non ce la farei”, quanto un “non vorrei”, perchè dovrei mettere da parte il mio orgoglio e rendermi vulnerabile a lei. E’ per questo che non voglio essere presente. Non voglio che lei veda i miei punti deboli, quelli di cui può approfittare.

Stiamo anche avanzando l’idea di fare una t-shirt con stampa personalizzata. Ci sono molti siti che la fanno, e io stessa ho la carta per fare le stampe sulle magliette, dovesse essercene bisogno. Ovviamente l’idea è quella di fare una maglietta con la scritta “I am a Cuckquean” o solo “Cuckquean”, con un’immagine o una decorazione, e poi tutta tranquilla andarmene in giro per Venezia. [[Sono benvenuti i consigli sulle immagini. Ad esempio, gira voce che la Regina di Cuori sia una buona candidata per simboleggiare la Cuckquean. Se avete delle immagini che ispirano, non esistate a mandarmele per commento o sulla mail!]]
So quasi per certo che questo è considerato “umiliazione pubblica”, ma sono abbastanza atipica su ciò che ritengo umiliante oppure no.
Ricordate il post del 9 luglio, appena dopo la festa? Quello dove elencavo tutte le cose che Lei avrebbe potuto fare per umiliarmi? Ecco, quella lista ha preso forma durante una chiamata con Lui, mentre io ero prima in treno (con persone accanto), poi in stazione ad aspettare il cambio (con molte persone accanto), infine per strada a Venezia (con infinite persone accanto). Ho parlato ad alta voce e in modo esplicito, senza cercare di nascondere quello di cui stavo parlando.
Umiliante? Sinceramente no.
E ascoltare le loro telefonate? Leggere ogni loro singolo sms? Dare consigli per i suoi compiti la sera? Per i temi da raccontare nel suo blog? Incontrarla ad una festa e fare (IO) finta di niente?
Nuovamente no.

A breve dovremmo essere iscritti anche su un altro sito, stavolta specializzato in incontri extraconiugali. Io ingenuamente spero che in una situazione dove sono tutti stra impegnati sarà più facile beccare qualcuna che non vuole una storia vera e propria. L’unico problema è il fatto che io e lui siamo giovanissimi, mentre la ricerca di un amante (o anche di un Bull per le coppie Cuckold con cui potremmo “collaborare”) parte praticamente sempre dai 30 anni in su. Dovrei davvero aspettare 10 anni???
Ecco perchè mi accontento delle ragazze della mia età. Poca serietà, ma tanta disponibilità di numero. Bruciata una ne trovi un’altra. Magari più stressante della prima, lo so, ma abbiamo un pò le mani legate. Anzi, solo io le ho, Lui è tutto tranquillo riguardo alla cosa e non preme per trovarne altre.
Mi aspetto ancora che arrivi da un momento all’altro come a giugno e mi dica “Sai, ieri ho flirtato con una e ora vuole scoparmi a sangue, se vuoi ce la tiriamo dentro al Cuckqueaning”. La possibilità mi fa sudare freddo.

Alla fine mi sono convinta a fare un account Twitter (yeah!).
Chi vuole può leggermi su CuckqueanIta. Avviserò dei nuovi post, aggiornamenti alle pagine e scriverò tante cosine per passare il tempo.

 
Infine, una piccola considerazione sulla realtà virtuale che mi circonda da due mesi a questa parte. Dalle community cui partecipo alle più di 1000 visite di questo blog, GRAZIE.
Ho conosciuto persone simpaticissime, interessate a cosa mi stava accadendo, interessate a parlare delle loro esperienze e a trovare dei punti in comune. Disposti a dare consigli, avvertimenti, considerazioni. Che leggono il mio blog e non perdono mai occasione di dire la loro. Persone da cui ho imparato tanto, grazie alle quali ho pian piano scoperto un mondo. Non potete immaginare l’aiuto che è stato per me avere questo spazio d’amicizia. Mi ha impedito di sentirmi sola nella mia posizione; capìta e ascoltata come solo un buon amico sa fare. Se sto riuscendo sempre di più a sperimentare e lasciar andare tanti dei pregiudizi che avevo, è anche grazie a VOI.
Vi ringrazio, davvero.

La Masturbazione

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Che non si pensi male, se scrivo molto meno di altre volte. Ma sono giornate in cui stanno capitando cose molto sottili, ed è difficile scriverle. Così come è difficile scrivere pensieri e fantasie senza risultare noiosa e/o logorroica. Preferisco sempre attendere di avere un malloppo sostanzioso da ‘dare’ a chi mi legge.
Ma oggi è un pò diverso. Sarà perchè finalmente qualcosa inizia a funzionare, e non voglio in futuro rileggere questo blog e trovare solo racconti in cui arrancavo difendendomi a spada tratta. Forse mi fa bene anche raccontare i piccoli passi, quelli che poco si notano, ma che sommandosi giorno dopo giorno portano ai grandi cambiamenti nel tempo.

Come già avevo raccontato, ieri sono riuscita a masturbarmi pensando a lui con un’altra. Difficile e poco soddisfacente dal punto di vista fisico, dal punto di vista mentale ha sbloccato una grande sicurezza. Finalmente ho sentito di riavere il controllo sul mio corpo: non più assoggettata ad improvvisi attacchi di rabbia, di panico, di pianto; ero nuovamente io la padrona ultima di tutto ciò che sono, e finalmente potevo nuovamente decidere cosa fare. E avevo deciso che dovevo avere un orgasmo, per la pura soddisfazione di esserci riuscita.
Tanta era la paura. Specialmente quella riguardo ai possibili sensi di colpa che sarebbero arrivati dopo. Quei diffusi secondi di disgusto che in genere seguono un orgasmo. Avevo il terrore di non riuscire più a guardarmi in faccia, una volta che avessi capito cosa avevo fatto. Che mi ero toccata fino a venire immaginando quello che più mi faceva male.
Ha del sublime questa cosa dell’abbracciare la propria fonte di sofferenza.

Mi concentro un attimo sulla fantasia che ho cercato di avere. Non sono mai stata brava ad immaginare scene, le mie fantasticherie non hanno mai avuto uno sfondo sessuale e per masturbarmi sono sempre stata legata ai video porno che trovavo in rete. Anche per questo riuscire a masturbarmi così dal nulla senza nemmeno essere eccitata, solo immaginandomi una data scena era particolarmente difficile.
Nella mia testa io ero esattamente come nella realtà, sdraiata sul divano, mentre Lui e la X erano sulla poltrona/letto che abbiamo di fronte. La chiamo X perchè non mi sono nemmeno sforzata di immaginarle una faccia, l’ho messa di spalle a cavalcioni su di lui e mi sono tolta la fatica di doverla anche fare carina (e non volevo rischiare di darle una faccia a me già conosciuta).
Godere e rendere nitida l’immagine erano due cose separate che non riuscivo a fare nello stesso tempo. Concentrandomi sulle sensazioni fisiche per guidare l’orgasmo perdevo controllo sulle loro figure che diventavano due parallelepipedi rosa incastrati su una poltrona blu di prussia. Quando mi concentravo solo su di loro avevo dei secondi in cui l’ondata di Male mi accendeva la pancia, questo mi permetteva di trasferire il bruciore dalla pancia alla mia f…sì quella, attraverso l’operazione Masochismo/Scelleratezza (quale dei due fosse ancora non lo so); ma durava solo pochi secondi, e velocemente loro si annebbiavano di nuovo.
Una fatica, sul serio.

Oggi lui è finalmente tornato a casa, e come già immaginavo, non abbiamo perso molto tempo e abbiamo subito iniziato i nostri giochi. C’è da dire che la mia foga era (è) dovuta alla settimana di ‘castità’ che per un qualche buco nero improvvisatosi nel mio cervello avevo accettato di fare. Ergo per una settimana su di me si sono viste solo le mie mani sul clitoride (sotto stretto controllo di lui ovviamente). Ad ogni modo, mentre si stava preparando il mio secondo orgasmo, lui tutto tranquillo mi benda, mi lega le gambe in modo che siano piegate e spalancate, mi dice di continuare a toccarmi e mentre mi avvicina il suo cazzo alla bocca mi dice “E così ti sei masturbata ieri, eh?”.
Sapevo bene dove stava andando a parare. Volevo provare anche io.
Gli dico cosa avevo immaginato il giorno prima, mi incita dicendomi che in futuro gliel’avrei predisposto proprio così alla scopata imminente con l’altra.
Qualche altra battutina e nel giro di 20 minuti è tutto finito. Un pò di schifo ce l’avevo, innegabile. Però la sua presenza mi ha rassicurata tantissimo, non mi sono sentita sporca, tantomeno umiliata (nel peggior senso possibile) e l’orgasmo è stato forte come i miei soliti.

Parlandone dopo gli dico che sarebbe bello se la prossima volta fosse lui a parlare e a guidare il mio orgasmo decidendo lui cosa devo immaginarmi.
Faccio la scema in tempo di guerra, gli dico così solo perchè se sono le parole di un altro che devo figurarmi nella mente, perdo responsabilità su di esse. Così come riesco a masturbarmi su cose che ritengo al limite della legalità, così masturbarmi su una scena dolorosa e umiliante ma dettata non da me, mi è perfettamente possibile. Perchè è come se non ne fossi io l’artefice.
A lui piace pensare che io sia presente e faccia qualcosa (che sia pulirlo, lubrificarla, tenerla aperta, toccarmi davanti a lui), ma mi rendo conto che per me è umiliante. Far vedere ad un’estranea che mi interessa la cosa mi fa sentire nuda in una classe di liceo. Sicuramente qualora volessi provare la sottomissione psicologica, questo sarebbe un passo fondamentale, ma per ora la cosa ruota intorno al piacere perverso che provo pensandomi lì ma ignorata. Invisibile. Presente, ma come dietro ad un doppio vetro, dove io li posso vedere ma dove loro non possono vedere me.
La mia fantasia riesce a spingersi fin qui. So che l’ha già fatto in passato. Ho perfetta memoria di essermi masturbata una volta sull’amichetta di cui ero innamorata da bambina che si baciava con la sua vicina di casa (cosa che hanno effettivamente fatto davanti a me, ballando su Gift di Elisa, canzone irrimediabilmente legata al sesso per me).
Nella realtà vado nel panico se lui mi dice “La devo sentire al telefono”.

Il compito del prossimo mese?
Riunire i miei raptus bipolari e riuscire a vedermi intera allo specchio.

 

Ps. Cavoli, che titolo evocativo!

The Masturbation

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Don’t think badly of me, if I write a lot less than usual. But these are days in which are happening very subtle things, and it’s hard to write them. Just as it is difficult to write thoughts and fantasies without being boring and/or chattering. I always prefer to wait to have a substantial bundle to ‘give’ to my readers.
But today is a bit different. It may be because something finally starts working, and I don’t want to read this blog in the future and find only stories in which I plodded taking up the cudgels on my behalf. Maybe it’s also good for me telling the little steps, the little ones that are less recognized, but those one that if added together day after day they lead to big changes over time.

As I already told you, yesterday I was able to masturbate thinking of him with another girl. Difficult and not very satisfactory from the physical point of view, from the mental point of view it unlocked a great confidence. I finally felt back the control of my body: no longer subdued to sudden bouts of anger, panic, crying. I was again the very Owner of all I am, and finally I was able to decide what to do. And I decided I had to have an orgasm, out of pure self-satisfaction.
I was scared. Especially of the possible guilt that eventually would have come later. Those widespread seconds of disgust that usually follow an orgasm. I was terrified of not being able to look at myself, once I realized what I had done, facing the fact that I touched myself imagining what hurt me most.
It has something of sublime this embracing ones source of suffering.

I focus a moment on the fantasy that I have tried to have. I’ve never been good at imagining scenes, my dreams have never had a sexual background and in order to masturbate I’ve always depended on the porn video I found on the net. Especially because of this, being able to masturbate out of the blue without even being excited only imagining a given scene was particularly difficult.
In my head I was exactly like in the reality, lying on the couch, while He and X were on the chair-bed in front of me. I name her X because I haven’t even tried to imagine her face, I put her back on me astride him and I freed myself from the trouble of having to imagine her pretty (and I didn’t want to risk giving her a face already known to me) .
Enjoy the fantasy and sharpen the picture were two separate things that I couldn’t do both at the same time. Focusing on physical sensations to guide the orgasm meant losing control over their figures which became two pink boxes stuck on a  Prussian blue chair . When I concentrated only on them I had seconds in which the wave of Pain struck my belly, this allowed me to transfer the burning feeling from the stomach to my v… yeah, that, through the operation Masochism/Blackness (whichever was it I still don’t know). But it only lasted a few seconds, and quickly they clouded again.
A struggle, seriously.

Today he’s finally come home, and as I already imagined, we didn’t lose much time before starting our games. We must say that my enthusiasm was (is) due to the week of ‘chastity’ which for some improvised black hole in my brain I had agreed to. Therefore for a week on my body were only my hands on the clitoris (under strict control of him of course). However, while we were preparing my second orgasm, He blindfolded me quietly, tied my legs so they were bent and spread wide, ordered me to keep on touching myself and as he approached his cock to my mouth he said, “And so you masturbated yesterday, eh? “.
I knew where he was driving at. I wanted to try it too.
I told him what I had imagined the day before, he incited me telling me that in the future I’d have to prepare him for his fuck with someone just like that.
Some other little joke, and within 20 minutes it’s over. I had a bit of disgust, I cannot deny it. But his presence reassured me a lot, I never felt dirty, nor humiliated (in the worst way possible) and the orgasm was as strong as my usual.
Speaking after that I told him that it would be nice if the next time it would be him to speak and to lead my orgasm deciding for me what to imagine.
I do the fool in time of war, I say so just because if they are the words of another person which I have to imagine in my mind, I lose responsibility on them. Just as I can masturbate on things I find being barely legal, in the same way it was perfectly possible for me to masturbate on a scene so painful and humiliating, but not dictated by me. Because it was just like I was not the author.
He likes to think that I am present and do something (which it could be cleaning, lubricating her, keeping her open, touching myself in front of him), but I realize that for me it’s humiliating. To show to a stranger that I’m interested in that makes me feel naked in a high school class. Surely if I wanted to test the psychological submission, this would be a major step, but for now it revolves around the perverse pleasure I feel thinking myself in there but ignored. Invisible. Present, but as behind a double-glazed where I can see them but where they cannot see me.
My imagination can go this far. I know that it has done this in the past. I have perfect memory that I masturbated once thinking about the little girl friend on who I had a crush while she was being kissed by her neighbor (something they actually did before me, dancing on ‘Gift’ of Elisa, a song hopelessly tied to sex for me).
In reality I go into panic if he says “I have to speak with her  on the phone.”

The next month goal?
Gather my bipolar raptures and be able to see myself in one piece at the mirror.

Ps. Gosh, such an evocative title!

La Forza

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Ho risentito quella sensazione.
Quella disperata, la stretta allo stomaco e il fiatone.
Tutto dovuto a 24 ore non particolarmente facili, dove sono stata ieri ad aspettarlo fino alle 3 di mattina; sono riuscita a sentirlo nemmeno un’oretta (giusto il tempo che io mi rilassassi un pò ed iniziassi a parlare) che si è addormentato; sono rimasta sveglia fino ad un orario indecente; oggi si fa vivo alle 4 e mezza del pomeriggio perchè non aveva più soldi; stasera doveva esserci per le 11 per fare finalmente una chiacchierata ma deve uscire con gli amici perciò mi ha offerto un’oretta al telefono prima di andare (uscita barattata con i 4 giorni che doveva star via con loro ad agosto, ma sinceramente preferivo di gran lunga avere quella chiamata).
Inseguendolo per più di 24 ore, sapendo che stava facendo altro e che io ero impossibilitata dal sentirlo, con i dolori da preciclo che avanzano e la solitudine della casa senza di lui, ho sentito di nuovo quella sensazione angosciosa.
Tant’è che quando al telefono mi ha spiegato che doveva uscire con gli amici, il mio cervello ha reagito come a inizio giugno quando mi diceva “Stasera vedrò di farci qualcosa con lei”. Una parte particolarmente masochista di me gli ha addirittura chiesto se dovevo aspettarlo in piedi, tanto per sentirmi dire “Non credo tornerò tanto presto, spero di esserci per le 3”.

Ho immaginato che uscendo con i suoi amici qualcuna avrebbe tentato di rimorchiarli, che nel locale in cui andranno ci sarà qualche ragazza che butterà l’occhio, e forse ci proverà persino.
Tendo ad allontanarmi troppo da questo lato del cuckqueaning, cullandomi troppo in quello fatto di chiamate, sms, foto, film e libri. Mi dimentico che c’è la parte in cui lui non c’è più, quella in cui io lo devo aspettare, e chiedermi quanto saranno lunghe le sue assenze questa volta.
Esce SOLO con degli amici, ma per me questo è tutto un mondo. Ogni sua sparizione mi chiama il cuckqueaning; oserei dire che in alcuni momenti, il tradimento vero e proprio è la sua stessa assenza. Non necessariamente deve andare con un’altra, gli basta allontanarsi da me per farmi avvertire quelle sensazioni. Con lui su qualche ragazza è certamente peggio, non lo nego.

Sto cercando di continuare a battere il ferro finchè è caldo, tento di mantenere vivi i progressi fatti in questi mesi nonostante non ci sia più Lei e nonostante 2 volte su 3 non ci sia nemmeno Lui. In pratica mi faccio male da sola.
Mi dò dei compiti per far bollire a fuoco lento il mio lato Cuckquean: mi sono registrata in un bellissimo forum italiano sui cuckold, e leggendo di tante prime esperienze mi sono resa conto che anche nella controparte maschile quello che passa per la testa è sempre la stessa cosa. Siamo tutti sulla stessa identica barca. Non so ancora però quanto è più facile per il maschio piuttosto che per la femmina la questione dell’eccitazione.

A proposito di eccitazione, stamattina sono riuscita a masturbarmi immaginandolo con un’altra. Non so esattamente perchè ho deciso di provare. Forse volevo convincere il mio cervello che lo sapevo fare, con un pò di sforzo. Che non era impossibile, che era solo una mia SCELTA quella di escludere il rapporto sessuale dal Cuckqueaning. Perchè per alcune (come me) è una questione di pura scelta; non necessariamente si parte già bagnate pensando al proprio fidanzato o marito con un’altra. A volte bisogna imparare a goderne.
Io ci ho provato. E’ stata una fatica enorme, ci ho messo più di 40 minuti (e 40 minuti di sfregamento clitorideo rimanendo completamente asciutta non li consiglio a nessuna, sul serio), ma alla fine ce l’ho fatta, immaginando qualcosa di ben più forte di lui che scopa un’altra. Perchè se pensare lui davanti a me che fotteva un’altra ragazza era sufficiente per farmi provare qualche sensazione nel basso ventre, per scatenare un orgasmo doveva esserci molto di più. Quel qualcosa di più nel mio caso è stato il bacio con la lingua, uno di quei paletti che lui ha deciso: uno di quei gesti che MAI farà con nessun’altra a parte me. Ecco, ho immaginato le loro bocche aprirsi per fare spazio alle loro lingue, e dopo un ultimo notevole sforzo sono riuscita ad avere l’orgasmo. Piccolo e insoddisfacente, ma quel minimo di endorfine che sembravano dire “Oh, finalmente è finita” piuttosto che “Mi è piaciuto”.
Per me è importante. E’ un passo enorme. Quasi irritata dal cammino che mi ero autoimposta (no alla sottomissione e no all’approccio sessuale), in una dinamica dove mi sentivo sempre più soffocata e costretta dal corso degli eventi, ho voluto darmi tutta la dolorosissima libertà di cui avevo bisogno. Ora ho davvero la possibilità di scegliere se dire sì o no alla sottomissione, perchè l’ho provato. Ora ho davvero la possibilità di scegliere se mettermi una mano tra le gambe e costringermi a venire o meno.

Tra le nuove e piacevoli conoscenze che ho fatto nel forum; l’impegno per curare di più questo blog (che mi sta dando grandi soddisfazioni, specialmente per le visite che sto ricevendo: davvero, grazie) e l’aggiunta di nuove pagine per arricchire il discorso sul tradimento; la costante autoanalisi e gli esercizi per piegarmi alla libertà totale che voglio avere, non è un periodo facile, e queste 24 ore sono state per me davvero impossibili.
Nonostante l’umore scostante e spesso aggressivo, mi sto davvero volendo bene. Mi dispiace per Lui che volente o nolente finisce per l’essere tirato in mezzo ad ogni mia sfuriata, e penso seriamente che stia vedendo molto poco del bello che ho in me. Ma io mi vedo. Mi sto vedendo.
Mi sento Atlante, sto sorreggendo l’intero pianeta Terra.
Mi sto sentendo sotto la pelle tutta la forza che ho.

The Strength – ENGLISH VERSION

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I felt again that feeling.
That desperate one, the tight of the stomach and the loss of breath.
All due to 24 hours not particularly easy: yesterday I had to wait for him until 3 in the morning; I could hear him only an hour (just enough time for me to relax a little and start speaking) and then he fall asleep; I stayed up until an indecent time; today he showed up at half past 4 in the afternoon because he had no money; tonight he’d have had to be there for me at 11pm to finally have a chat but he has to go out with friends so I was offered an hour on the phone before he goes out (bartered for the 4 days he’d have had to be away with them in August, but honestly I’d preferred by far to have that call with him).

Chasing after him for more than 24 hours, knowing he was doing other things and that I was prevented from talking with him, with PMS advancing and the loneliness of the house without him, I felt again that anxious feeling.
So much so that when on the phone he told me he had to go out with his friends, my brain reacted as in early June when he used to tell me “Tonight I’ll try to do something with her.” A particularly masochistic part of me even asked him if I had to stay awake for him, just to hear him say “I don’t think I will come back anytime soon, I hope to be there for 3am”.

I imagined that out with his friends some girls would try to pick them up, that where they will be some girl will notice them, and perhaps even approach them.
I tend to stray too far from this side of cuckqueaning, lulled too much in that side made of calls, text messages, photos, movies and books. I forget that there is the part where he’s gone, the one where I have to wait and wonder how long will his absence be this time.
He’s just going out with friends, but for me this is a whole world. Each absence of him makes me think of the cuckqueaning; I’d dare to say that in some moments, the very betrayal itself is his absence. Not necessarily he has to go with another girl, he just need to get away from me to make me feel those feelings. With him ON some girl is certainly worse, I cannot deny it.

I’m trying to keep on striking while the iron’s hot, to keep alive the progresses made in these months despite Her disappearance and despite the fact that 2 to 3 times HE is the one disappearing. I’m hurting myself on my own in practice.
I am giving myself tasks to boil my Cuckquean side over low heat: I signed in a beautiful Italian forum for cuckolds, and reading of so many first-experiences made me realize that even in the male counterpart what passes into the mind is always the same thing for everyone. We are all on the exact same boat. Though I don’t know yet if the ‘turn on’ issue is easier for the male or the female cuck.

About being turned on, this morning I finally succeeded in masturbating imagining him with another girl. I don’t really know why I decided to try. Maybe I wanted to convince my brain that I could do it with a little effort. That it was not impossible, that it was just my CHOICE to exclude sex from Cuckqueaning. Because for some cucks (like me) it’s simply a matter of choice; not necessarily we start already wet thinking about our boyfriend or husband with another woman. Sometimes you have to learn to enjoy it.
I’ve tried it. It was a huge effort, it took me over 40 minutes (and I don’t recommend to no one 40 minutes of clitoral rubbing while completely dry, seriously), but eventually I did it, imagining something much stronger than him fucking a girl. Because if thinking of him in front of me fucking another girl was enough to make me feel some king of sensation in the lower abdomen, to trigger an orgasm I needed something more. That something more in my case was the french kiss, one of those limits that he has decided: one of those gestures he will NEVER do with anyone but me. Here it is, I imagined their mouths opening to make room for their tongues, and after a last great effort I managed to have an orgasm. Small and unsatisfactory, but that minimum of endorphins, which seemed to say “Oh, it’s finally over,” rather than “I liked it.”
For me it’s important. It’s a huge step. Almost annoyed by the road that I imposed to myself (no submission and no sexual approach), in a dynamic where I felt increasingly stifled and constrained by the course of events, I wanted to give me all the painful freedom I needed. Now I really have a choice whether to say yes or no to the submission, because I tried it. Now I really have the choice to put a hand between my legs and force me to come or not.

Considering the new and pleasant meetings that I have done in the forum; the commitment to take more care of this blog (which is giving me great satisfactions, especially for the visits that I’m getting: really, thanks); the adding of new pages to enrich the cheating topic; the constant self-analysis exercises to bend over to the total freedom I want to have…it is not an easy period, and these 24 hours were really impossible for me.
Despite the unfriendly and often aggressive mood, I’m really loving myself. I feel sorry for him that willingly or unwillingly ends up being pulled into the midst of all my rants, and I seriously think that he’s seeing a very little of the beautiful I have in me. But I see myself. I’m seeing myself.
I feel like Atlas, I’m holding up the entire Earth planet.
I’m feeling under my skin all the strength I have.

Primo Assaggio- Resoconto finale

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Mi ero ripromessa di scrivere subito e di non lasciar passare nuovamente troppi giorni perchè poi avrei dovuto affrontare più “arretrati”, ma alla fine eccomi di nuovo dopo più di una settimana. E di cose ne sono successe parecchie.

Un sentimento che stavo continuando a covare era quello di Inadeguatezza: come se ogni singola sensazione o pensiero fossero profondamente sbagliati, sempre e comunque. Se pensavo una cosa, era opportuno che in realtà non lo facessi; non dovevo odiarla; non dovevo prendermela; non dovevo piangere; non dovevo disperarmi; non dovevo farmi male; non dovevo oppormi; non dovevo ossessionarmi; non dovevo eccitarmi; non dovevo sottomettermi; non dovevo divertirmi.
Il mio SuperIo mi impediva di poter superare l’impasse, e dall’altro lato c’era Lui che mi diceva che così non si poteva andare avanti, che dovevo reagire.
Costantemente nella mia testa coesisteva qualcosa che non doveva esserci per il mio benessere e qualcosa che non doveva esserci per l’idea che io avevo di me. Questi due gruppi comprendevano sempre opposti inconciliabili.

L’ondata di sicurezza dovuta alla festa dove l’ho conosciuta e dove ho brillato quel tanto che bastava per farle capire che aprire le gambe non le sarebbe valso nemmeno un pensiero da parte di Lui nell’arco della giornata, mi ha permesso di spingermi verso esperimenti volti a superare il mio dolore.
Non giocando lei sul mio campo (vuoi per mancanza di carattere, vuoi perchè proprio non c’era alcun modo), ho iniziato a giocare io sul suo, fondendo insieme quello che era l’essere Cuckquean con il BDSM. Ne risultava un cammino alternativo, dove potevo inserire all’interno del Gioco Di Ruolo BDSM particolari del Cuckqueaning. A livello puramente associativo la cosa avrebbe senso, perchè inserire la mia realtà di Cuckquean dentro al gioco BDSM renderebbe quella stessa realtà un gioco durante la sessione. E un gioco è per sua stessa definizione qualcosa che alle giuste regole non potrebbe nuocermi.
Ad ogni modo ho iniziato a sperimentare diverse posizioni, aiutata dalla curiosità, dalla voglia di rivalsa, dalla sfida per qualcosa di nuovo e dal coinvolgimento di Lui che finalmente poteva vedere anche me ‘in azione’.

Il problema? Il problema è sorto quando all’ennesimo capriccio di Lei noi abbiamo optato per il chiudere. Chiudere nel senso di eliminarla, eliderla, cancellarla, escluderla, disintegrarla, esiliarla, abbandonarla e un altro centinaio di aggettivi particolarmente coloriti.
La cosa curiosa è che è stata lei la stessa sera della nostra decisione, prima ancora che noi potessimo elaborare un discorsetto per congedarla, a mandargli un messaggio dicendo che il suo ragazzo aveva scoperto tutto e che quindi non potevano vedersi più.
Ci credo? Assolutamente no. Il giorno dopo sono persino partiti per una bella vacanza. Deve averla presa piuttosto sportivamente lui, già.

Quindi ora succede che con lei si è chiuso il discorso (potrebbe provare nuovi approcci, ma sinceramente nessuno dei due è più ben disposto), che siamo a più di metà estate e i pressanti impegni miei e di Lui iniziano a farsi sentire.
E non c’è tempo per curare una relazione del genere. Non si può con ragazze che si attaccano come cozze perchè sono innamorate. Non è il momento giusto per quel gioco, e forse non sono nemmeno io pronta per quel livello.
Alla luce dell’enorme esperienza che abbiamo fatto in così poco tempo, abbiamo riaperto il discorso “Lei come deve essere”. La prima caratteristica è: autosufficiente; non possiamo starle dietro tutti i giorni e consolarla quando è in crisi, rassicurarla quando ha dubbi, coccolarla quando vuole attenzioni ecc.
Lui parlava del fatto che prendere una ragazza di cui mi fido sarebbe l’ideale, perchè potrei definire meglio quel gioco che in un altro contesto per me diventerebbe realtà, in quanto lo sarebbe per Lei. Se lei lo fa per divertimento e con coscienza e rispetto della mia posizione, allora possiamo tutti muoverci per il ‘bene’ comune. Continuo a pensare che è un’ipotesi alquanto impossibile, visto che non c’è nessuna cui darei tanta fiducia da metterle in mano una parte così delicata e vulnerabile di ME.
Alternativa: ragazze/donne già impegnate E che a loro volta non cercano una storia fissa. Una che non voglia cercare un sostituto rimanendo col fidanzato molle solo perchè non vuole passare del tempo da sola. Per questo ci sarebbero siti specializzati ma si vedrà a tempo debito.

Questo mese e mezzo ha sconvolto entrambi, e non erano state previste molte delle mie esagerate e schizofreniche reazioni. C’è bisogno di ingranare nuovamente la marcia, riassettare il disordine fatto dall’uragano e studiare come mettere le imposte in modo tale da creare una corrente controllata piuttosto che un tifone.
Finalmente dopo più di un mese torno a riprendere alcuni dei miei ritmi: studiare, imparare, recitare, guardare film, leggere, dipingere, mangiare e dormire (!) e tante altre cose salutari.
Non voglio interrompere tutto, sia chiaro.
Quello che ho imparato in questo periodo è stato tantissimo, e una parte di me è scossa dall’improvvisa interruzione del flusso di acido che mi investiva ogni giorno. Quasi mi riportassero in casa dopo avermi buttato per un mese in un campo di battaglia. C’è la reazione iniziale del “Ma che diavolo sto facendo? Dovrei essere da un’altra parte”, ma piano piano si sistemerà anche questo.

Accettare la possibilità di essere una Cuckquean è stata certamente la più grande rivoluzione del 2011, e non voglio smettere.
Testardaggine o Illuminazione si vedrà.