Mi ero ripromessa di scrivere subito e di non lasciar passare nuovamente troppi giorni perchè poi avrei dovuto affrontare più “arretrati”, ma alla fine eccomi di nuovo dopo più di una settimana. E di cose ne sono successe parecchie.
Un sentimento che stavo continuando a covare era quello di Inadeguatezza: come se ogni singola sensazione o pensiero fossero profondamente sbagliati, sempre e comunque. Se pensavo una cosa, era opportuno che in realtà non lo facessi; non dovevo odiarla; non dovevo prendermela; non dovevo piangere; non dovevo disperarmi; non dovevo farmi male; non dovevo oppormi; non dovevo ossessionarmi; non dovevo eccitarmi; non dovevo sottomettermi; non dovevo divertirmi.
Il mio SuperIo mi impediva di poter superare l’impasse, e dall’altro lato c’era Lui che mi diceva che così non si poteva andare avanti, che dovevo reagire.
Costantemente nella mia testa coesisteva qualcosa che non doveva esserci per il mio benessere e qualcosa che non doveva esserci per l’idea che io avevo di me. Questi due gruppi comprendevano sempre opposti inconciliabili.
L’ondata di sicurezza dovuta alla festa dove l’ho conosciuta e dove ho brillato quel tanto che bastava per farle capire che aprire le gambe non le sarebbe valso nemmeno un pensiero da parte di Lui nell’arco della giornata, mi ha permesso di spingermi verso esperimenti volti a superare il mio dolore.
Non giocando lei sul mio campo (vuoi per mancanza di carattere, vuoi perchè proprio non c’era alcun modo), ho iniziato a giocare io sul suo, fondendo insieme quello che era l’essere Cuckquean con il BDSM. Ne risultava un cammino alternativo, dove potevo inserire all’interno del Gioco Di Ruolo BDSM particolari del Cuckqueaning. A livello puramente associativo la cosa avrebbe senso, perchè inserire la mia realtà di Cuckquean dentro al gioco BDSM renderebbe quella stessa realtà un gioco durante la sessione. E un gioco è per sua stessa definizione qualcosa che alle giuste regole non potrebbe nuocermi.
Ad ogni modo ho iniziato a sperimentare diverse posizioni, aiutata dalla curiosità, dalla voglia di rivalsa, dalla sfida per qualcosa di nuovo e dal coinvolgimento di Lui che finalmente poteva vedere anche me ‘in azione’.
Il problema? Il problema è sorto quando all’ennesimo capriccio di Lei noi abbiamo optato per il chiudere. Chiudere nel senso di eliminarla, eliderla, cancellarla, escluderla, disintegrarla, esiliarla, abbandonarla e un altro centinaio di aggettivi particolarmente coloriti.
La cosa curiosa è che è stata lei la stessa sera della nostra decisione, prima ancora che noi potessimo elaborare un discorsetto per congedarla, a mandargli un messaggio dicendo che il suo ragazzo aveva scoperto tutto e che quindi non potevano vedersi più.
Ci credo? Assolutamente no. Il giorno dopo sono persino partiti per una bella vacanza. Deve averla presa piuttosto sportivamente lui, già.
Quindi ora succede che con lei si è chiuso il discorso (potrebbe provare nuovi approcci, ma sinceramente nessuno dei due è più ben disposto), che siamo a più di metà estate e i pressanti impegni miei e di Lui iniziano a farsi sentire.
E non c’è tempo per curare una relazione del genere. Non si può con ragazze che si attaccano come cozze perchè sono innamorate. Non è il momento giusto per quel gioco, e forse non sono nemmeno io pronta per quel livello.
Alla luce dell’enorme esperienza che abbiamo fatto in così poco tempo, abbiamo riaperto il discorso “Lei come deve essere”. La prima caratteristica è: autosufficiente; non possiamo starle dietro tutti i giorni e consolarla quando è in crisi, rassicurarla quando ha dubbi, coccolarla quando vuole attenzioni ecc.
Lui parlava del fatto che prendere una ragazza di cui mi fido sarebbe l’ideale, perchè potrei definire meglio quel gioco che in un altro contesto per me diventerebbe realtà, in quanto lo sarebbe per Lei. Se lei lo fa per divertimento e con coscienza e rispetto della mia posizione, allora possiamo tutti muoverci per il ‘bene’ comune. Continuo a pensare che è un’ipotesi alquanto impossibile, visto che non c’è nessuna cui darei tanta fiducia da metterle in mano una parte così delicata e vulnerabile di ME.
Alternativa: ragazze/donne già impegnate E che a loro volta non cercano una storia fissa. Una che non voglia cercare un sostituto rimanendo col fidanzato molle solo perchè non vuole passare del tempo da sola. Per questo ci sarebbero siti specializzati ma si vedrà a tempo debito.
Questo mese e mezzo ha sconvolto entrambi, e non erano state previste molte delle mie esagerate e schizofreniche reazioni. C’è bisogno di ingranare nuovamente la marcia, riassettare il disordine fatto dall’uragano e studiare come mettere le imposte in modo tale da creare una corrente controllata piuttosto che un tifone.
Finalmente dopo più di un mese torno a riprendere alcuni dei miei ritmi: studiare, imparare, recitare, guardare film, leggere, dipingere, mangiare e dormire (!) e tante altre cose salutari.
Non voglio interrompere tutto, sia chiaro.
Quello che ho imparato in questo periodo è stato tantissimo, e una parte di me è scossa dall’improvvisa interruzione del flusso di acido che mi investiva ogni giorno. Quasi mi riportassero in casa dopo avermi buttato per un mese in un campo di battaglia. C’è la reazione iniziale del “Ma che diavolo sto facendo? Dovrei essere da un’altra parte”, ma piano piano si sistemerà anche questo.
Accettare la possibilità di essere una Cuckquean è stata certamente la più grande rivoluzione del 2011, e non voglio smettere.
Testardaggine o Illuminazione si vedrà.