Falsa pista

Standard

Veloce aggiornamento.

Ieri è stata una delle giornate più divertenti che io abbia mai vissuto riguardo all’ambiente cuckquean, e contemporaneamente anche una delle più deludenti (beh, forse è un pò esagerato metterla giù con questi termini).

Se ricordate bene, eravamo rimasti al famoso grattino che doveva avvenire. Abbiamo buone ragioni per pensare che lei sia ben propensa (non ultimo, il passare l’altro giorno un’ora e mezza a lezione con lei che aveva la mano appoggiata a tipo 5 cm dal suo pacco, con le dita che arrivavano nell’interno coscia, e lui ad accarezzarle il polso), la classe ormai li guarda della serie “loro hanno qualcosa”, quando camminano insieme per strada stanno praticamente costantemente con il braccio di lui sul fianco di lei, gli appuntamenti sono per il 90% una richiesta di lei ed arrivano con la media di 2 o 3 al giorno. Non per niente mi lamentavo che fosse stato per lei lui a casa non ci doveva proprio tornare.

Quindi ieri mattina lui esce per andare a lezione e io mi metto a riordinare casa, in modo tale da fargliela trovare tutta carina per quando arriveranno nel pomeriggio (quando io sarò già uscita per andare a seguire una conferenza).
Metto a posto tutto, faccio persino la cretina mettendo i tre pacchi di preservativi bene in vista sul mobile del salotto, uno accanto all’altro in verticale, sfacciatissimi. Non contenta accendo una candela della glade chiamata “my love”, questa sfera di cuoricini con dentro della cera profumata, e lo faccio con l’accendino Queen of Hearts. Ho la patente da deficiente, davvero, ma mi stavo divertendo sul serio.
Pensavo alla faccia che avrebbe fatto Lui quando, rientrando in casa, avesse notato i preservativi e la candela per fare ambient. Pensavo alla faccia di lei, alla confusione che poteva coglierla. Spassoso, davvero.

Esco di casa, mi dirigo verso la mia lezione. Lui fa presto a sparire dalla comunicazione, poco dopo essere arrivato in casa (i miei regali a quanto pare hanno suscitato un “oh, ma che dolce che è!”…non era esattamente quello che volevo) con lei, io allora inizio subito a mandare sms con l’amico già nominato altre volte, ormai compagno di queste attese interminabili.
Alle 5 e 10 circa esco dalla conferenza, so di dover aspettare almeno le 7 prima di entrare in casa, e sono decisamente presa dalla curiosità.
Passo il tempo al telefono sempre con lui, decidiamo per la tattica “vai sotto  casa, controlla dalla finestra e decidi poi cosa fare”.
Cammino il più lentamente possibile, arrivo comunque all’angolo di casa verso le 6 meno 10, mi convinco a sbirciare dalla finestra (la stradina dà direttamente sul salotto): avviso l’amico di stare iniziando il piano, io inizio ad acquattarmi e a camminare stile pantera rosa, dall’altro capo del telefono sento il respiro lento e calmissimo, in attesa come il mio; arrivo sotto la finestra e mi prende il panico: e se stanno guardando proprio in quel momento fuori? E se aprono per un’improvviso desiderio di fumare?
Mi faccio coraggio, mi alzo di scatto e sbircio dentro.
Vedo lui al pc, lei sul suo, serissimi, a studiare.
Ricado seduta per  terra, faccio un sospiro di delusione, poi mi riprendo e cammino a ritroso fino ad uscire dalla via. Riprendo a parlare normalmente al telefono e iniziamo a farci tutti i nostri discorsoni per capire cosa sta succedendo.
Le domande ruotano tutte intorno a “Possibile che tutti i segnali che lei ha dato in questo mese in realtà non vanno da nessuna parte?”

Attendo fino alle 6 e mezza, con il nuovo piano del “se stanno facendo qualcosa benissimo, altrimenti entro in casa e buonanotte”. Stessa trafila di prima, risbircio dalla finestra e la scena è fotocopiata a prima. Sono quasi irritata con lei per questo, così vado al portone di casa e suono il citofono per far alzare lui.
Mi viene ad aprire, sono totalmente congelata ma felice di vederlo, lui mi guarda intenerito ma mi fa anche no con la testa. Faccio spallucce, mi racconterà appena lei sarà andata via.
Entro in casa, lei si mostra in una mise che considero quanto meno poco…beh, non lascia nulla all’immaginazione, specialmente nella zona inguinale. Noto anche le posizioni estremamente arcuate da gattona ogni volta che si piega verso di lui per chiedergli qualcosa.
Mangio una brioche mentre mi chiedo quale sia il suo problema.

Alle 7 usciamo di casa, voglio portare lui a vedere un film al cinema, per poter recuperare un pò di tempo insieme. Lei fa parte della strada con noi, lo saluta in modo estremamente freddo e so che sarebbe molto diverso se io non ci fossi. Non è che non ce la metta la malizia, anzi…

Sulla strada per il cinema Lui mi racconta che a lezione le aveva fatto un grattino sul braccio per tutto il tempo, e lei si era dimostrata assolutamente tranquilla. A casa aveva passato un’altra ora intera ad accarezzarla sulla schiena, lungo il fianco e i glutei, sul petto tra il collo e il seno, le braccia e la nuca. Lei accellerava il respiro ma sembrava anche tirarsi indietro alle volte, come se nel momento in cui si rendeva esplicito che c’era qualcosa di diverso dalla semplice e innocente amicizia, improvvisamente si rompesse l’incantesimo.
Non gli servivano altri segnali, lei non ci sarebbe stata ancora, e chissà quanto altro lavoro di vicinanza per farla definitivamente cedere.

Tempo ed impegno che io e lui avevamo già chiarito di non avere, con tutti gli impegni universitari e il desiderio di stare insieme almeno un pò. In questo mese lei ha monopolizzato il 60% del suo tempo, con un’atmosfera che oggettivamente non ha assolutamente niente di innocente, ma a quanto pare è proprio quello che le piace. Di andare oltre l’atmosfera ambigua, per ora non se ne parla.

Mi fa venire voglia di sbattere i piedi per terra per protesta, come una bambina, ma non sarà con lei con queste premesse. Atmosfera da scopamici è ok, ma nessuno dei due (me e Lui) è disposto a spingere la cosa verso un rapporto più romantico ed esclusivo.
Quindi, se lei più avanti deciderà di farsi avanti per divertirsi ecc, la porta è aperta. Ma gli inseguimenti finiscono qui, il tempo è esaurito come lo era quello con la prima Mare.
Continueranno ovviamente a vedersi ogni giorno in università, capiterà anche che si vedranno per studiare fuori dall’orario scolastico, ma saranno cose molto più controllate e NORMALI.

Torno a sospirare in attesa del vero evento.
Anche se lo ammetto, sono felice di riaverlo tutto per me per un pò.

»

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...