Aggiornamento più che dovuto direi, anche se non c’è molto da raccontare.
Anzi, direi che non c’è proprio nulla da raccontare.
Questa metà di novembre è passata piuttosto velocemente, i ritmi che hanno scandito le mie giornate sono stati quelli dello studio e delle lezioni, perciò i minuti erano fatti semplicemente di 60 secondi e un’ora solo di 60 minuti. Nessun battito inconsulto che fermasse il tempo, nessun brivido ad allungare i minuti, nessun’ansia a rendere eterne le giornate.
Novembre è semplicemente volato via così.
Sono comunque molto contenta di come sia andato: l’università sta andando decisamente bene e mi appassiona moltissimo, ho avuto modo di leggere una quantità di saggi e libri non indifferente, scovato nuovi fumetti interessanti (già, sono una di quelle maniache di manga e anime), guardato nuove serie tv, speso finalmente del tempo in totale quotidianità con Lui.
Però cos’è quella sensazione allora?
Se ve lo state chiedendo: no, non ci sono state ulteriori evoluzioni con Lei. Le due metà di novembre non sembrano provocare in lei alcuna domanda, come se non fosse cambiato poi molto.
In queste due settimane abbiamo un pò risistemato le nostre giornate, come se avessimo messo a posto casa dopo aver avuto per un pò di tempo un ospite. Siamo tornati alla nostra routine, semplicemente.
Eppure io mi sento giù.
Non voglio fare la ragazzina viziata che vuole costantemente essere accontentata. Dovendo fare un resoconto dei fatti da giugno ad oggi, non siamo mai rimasti a corto di ragazze con cui giochicchiare, ed è eccezionale se penso che è solo da fine aprile che Lui è perfettamente al corrente dei miei gusti.
Nonostante in questi giorni si sia schiacciato il tasto PAUSA sia con il cuckqueaning che con il bdsm, è verso una sorta di livello base che comprende entrambi, che io mi sento giù di morale.
Mi continua a suonare nella testa il ritornello: “Non puoi mica pensarci 24 ore su 24”-“Non si può mica farlo sempre”-“Ci sono periodi e periodi”-“Non puoi mica farne un’ossessione”; ma questo non è un vizio che io ho improvvisamente preso e da cui non sto già riuscendo a staccarmi. Non è come iniziare a fumare e dire “Ehi, bada a non diventarne dipendente”.
Il Cuckqueaning è parte di me, e lo è da quando sono bambina. E’ una cosa che mi appartiene, che mi caratterizza. E’ come se mi si dicesse “Non puoi sempre utilizzare parole che iniziano con-B-, ci sono periodi e periodi. Per un pò dovresti smetterla, così non ne diventi ossessionata”. E’ illogico dal mio punto di vista; starei interrompendo qualcosa che è mio fin nel midollo, e interromperlo o metterlo da parte è come mettere da parte un lato di me stessa come se IO non fossi tutta intera, come se fossi una schizofrenica che riesce a chiudere i cassetti della propria personalità.
Inginocchiarmi a Lui e servirlo è qualcosa che mi viene naturale, è un ruolo che mi piace, che mi diverte, che mi fa sentire più bella ecc ecc, ma non è qualcosa di radicato quanto il cuckqueaning. La mia concezione di sottomissione ha iniziato a maturare dai 16 anni in poi, e sicuramente non ha preso una forma indipendente fino ai miei 18. Il cuckqueaning è in me almeno da quando ho 7 anni, e se spingo ancora oltre la cosa, posso trovare ricordi che lo richiamano sin dall’asilo. Non è una cosa da nulla.
Ho vissuto 20 anni senza poter rendere effettivo questo gioco (e non lo dico considerandolo come qualcosa di poco serio, ma come una situazione dominata da un set di regole), perciò a rigor di logica un mese in più o un mese in meno non dovrebbero far differenza, ma qualcosa è cambiato profondamente da quando Lui è stato coinvolto: non l’ho più considerata una cosa mia.
Adesso se non c’è Lui a partecipare con me, io non faccio niente. Mi sento persino una stupida a cercare di pensarci, se in quel giorno so che Lui non può nemmeno minimamente prestarci attenzione. Perchè essendo di entrambi, mi sembra ingiusto ‘toccarla’ senza nemmeno dirgli niente. E anche volendo fantasticare, le fantasie riguardano sempre lui, perciò come posso abusarne senza nemmeno dirgli nulla? Non è certo una strada che posso percorrere da sola, perchè ormai siamo in due, e dobbiamo procedere insieme.
Ma questo ha cambiato profondamente la natura di questo mio tesoro, perchè è diventato dipendente da Lui. Se Lui non ne ha voglia, se ha altro da fare, se non può prestarci attenzione, allora mi resta tra le mani, freddo. Probabilmente non ha nemmeno più la stessa forma che aveva prima, e non si adatta più perfettamente a me. Ha la forma del compromesso con l’uomo che amo, e se non lo si regge con 4 mani, pare fare i capricci.
Eppure era una cosa MIA. E’ nata da me, è vissuta in me, morirà con me. Non è una cosa che posso donare, ma solo mostrare e condividere. Non la posso cedere perchè è un ingranaggio essenziale. Perchè non sono più in grado di gioirne da sola? Perchè dipendo dalle Sue mosse come se fosse l’ossigeno senza il quale il fiammifero non si accende?
La mia fantasia era così sconfinata da poter abbracciare infiniti scenari, infinite persone, infiniti sentimenti. Avevo tutte le età, provavo e soffriro tutte le emozioni, sperimentavo centinaia di forme diverse di tradimento grazie ad infiniti ragazzi standardizzati. Ognuno aveva un mondo da offrirmi e lasciavo che gli universi paralleli spuntassero da ogni dove.
Ora la MIA cosa ha solo la forma del mio Amore, e senza di Lui non si muove.
Provo frustrazione e rabbia ingiustificata, mi verrebbe da dire “Guarda quanto velocemente si raffredda, non te ne stai prendendo cura a sufficienza! Quando ce l’avevo io era sempre felice e giocosa, e guardala ora! Guarda cosa la stai facendo diventare!”, ma non faccio alcuna fatica a riconoscere che Lui non sta facendo nulla di sbagliato. Non potrebbe fare meglio di così.
Non sono insoddisfatta delle nostre esperienze, non sono insoddisfatta della nostra meravigliosa quotidianità, non sono insoddisfatta dell’incredibile vita che abbiamo insieme. E’ tutto perfetto, funziona tutto alla perfezione.
E’ solo qualcosa che rispondeva solo alle mie esigenze, e che ora deve accordarsi agli impegni di entrambi (anzi, aggiungerei anche “agli impegni di tutti i coinvolti”, considerando anche l’amante che giustamente ha una vita sua anche lei).
Devo solo lasciare che il mio piccolo tesoro venga toccato e -perchè no- arricchito da aggiunte altrui, in modo tale da essere prezioso per tutti i partecipanti.
E’ normale.
Loro magari aggiungeranno il loro personale forziere, Lui magari li inchioderà insieme o li smonterà in modo tale da crearne uno solo grande per entrambi, capace di accogliere quel terzo tesoro che si aggiungerà ogni qualvolta una bella ragazza vorrà farlo.
E’ assolutamente normale così.
Sono solo una piccola bambina possessiva.