Non pensavo di dover arrivare a dire la mia, anche perchè è tendenzialmente fuori dal campo di interesse di questo blog; ma considerando il polverone che sta sollevando, e la sempre maggiore generalità di questo sito (non mi si voglia ammale, mi piacerebbe parlarvi di un pò di tutto, anche di quanto mi piace farmi sculacciare <3), direi che è venuto il momento di farlo. E di farlo per bene.
N.B. Svelerò numerosissimi tratti della trama. Se state morendo dalla voglia di leggerlo, sappiate che questo post vi rovinerà molte sorprese, e tenterò disperatamente di convincervi a non comprarlo per non incoraggiare la follia di quella donna. Ma se proprio volete, leggetelo e poi tornate qua.
Titoli originali: 50 Shades of Gray, 50 Shades Darker, 50 Shades Freed (con variante Fifty per la versione stampata. Ma su internet usano tutti il 50)
Titoli italiani: 50 Sfumature di grigio, 50 Sfumature di Nero, 50 Sfumature di Rosso
Autrice: E.L. James
Pubblicato: Giugno 2011 e-gli-altri-non-lo-so-e-non-mi-va-di-cercarle-le-date
Trama: Anastasia Steele è una 22enne appena uscita dall’università che si ritrova catapultata nella vita del miliardario e affascinantissimo Christian Gray, uomo dalle mille risorse che lei si ritrova ad intervistare per il giornale universitario al posto della sua coinquilina e migliore amica Katherine. Tra Christian ed Ana scatta subito la scintilla, ma Ana ben presto scopre che Christian nasconde 50 sfumature di tenebra dentro di sè: ha una vena sadica che lo porta ad attirare giovani brune, sottometterle sessualmente e godere del loro dolore nella sua Stanza dei Giochi (battezzata da Ana “Stanza Rossa delle Torture”). Ana si ritroverà innamorata di quest’uomo introverso e difficile, ma riuscirà nonostante tutto a scalfire la sua corazza e raggiungere il suo cuore? Christian si lascerà andare a lei e riuscirà a trovare il suo raggio di luce? Riusciranno i nostri eroi a superare tutte le numerose difficoltà e trionfare? Vincerà l’amore o il sadismo? Vincerà la luce o la tenebra? Bla bla bla.
Ora, com’è successo che io mi sia trovata con questi tre…chiamiamoli libri, in mano? Non me li sono trovati proprio in mano, sto infatti maturando l’idea che certe cagate (scusate il francesismo) non meritino lo spreco di carta, e vadano bene per il mercato ebook. E’ lì che l’ho trovato, del resto è da lì che è nato e ha iniziato a mietere vittime.
Volevo proprio sapere come sarebbe stato leggere un harmony a tematica BDSM.
Come si suol dire, la curiosità uccise il gatto. Sì, alla fine ci sono davvero morta.
Non saprei da dove iniziare, perciò mi lancio in uno stream of consciousness e quel che sarà sarà.
– Leggo i titoli e sono un pò in ansia: l’autrice ha chiaramente fatto un gioco di parole tra “Sfumature di Grigio” con riferimento a tutto il discorso delle ombre e delle luci del personaggio di Christian, e il suo cognome, che guarda un pò è proprio Gray. Come lo rendi in italiano? “Cosa? Di che stai parlando? Io chi sono e perchè sono qui? Guarda che bel colore il mio smalto!” risponde la traduttrice.
Ma c’è di meglio: da 50 shades darker a 50 sfumature di nero? Mah. Da 50 Shades freed a 50 SFUMATURE DI ROSSO??? Certo. Come no.
– Inizia il libro e sono ancora di più in ansia: lei è la classica protagonista un pò goffa un pò innocente un pò che non sa di niente, fatta apposta per permettere a milioni di donne che non hanno altro da fare se non leggere harmony di dubbia provenienza di immedesimarsi in lei. Ci sono milioni di Anastasia Steele nel mondo, il solo pensiero mi fa gelare il sangue. C’è un pizzico di ironia tipicamente femminile: tutte le dipendenti di Christian Gray sono bionde e bellissime, tutte uguali insomma. Mah. C’è l’aspettativa per incontrare questo dio ricchissimo. C’è lei che inciampa appena varca la soglia del suo ufficio (classico espediente di trama; andiamo James, non sai fare di meglio?!) e lui le porge la mano per aiutarla ad alzarsi, offrendoci la possibilità di leggere i pensieri di Ana man mano che fa scorrere lo sguardo dai suoi piedi fino a….
– Lui è un dio greco, un arcangelo sceso sulla Terra. E’ così bello da lasciare imbambolati; è un’arma; gli Stati potrebbero farsi guerra per lui; è il nuovo ElenO di Troia. E’ ovviamente estremamente sicuro di sè, estremamente ricco, estremamente annoiato dalla vita, ha tutto quello che vuole e che non vuole, e indovinate un pò? Anastasia è proprio quella giusta per lui, così diversa da tutto ciò che lui ha sempre vissuto! Wow! Così romantico e mai sentito!
Comunque, qui lui non mostra grandissimo interesse a parte uno strano gusto nello stuzzicarla e starle un pò troppo addosso per un estraneo, ma lo giustifichi pensando che è un narcisista del cazzo e gli piace confermare che l’ennesima tizia sbavi per lui. Però leggendo tutti i libri noi sappiamo che qui avviene la magia. Qui lui è già stregato da lei. Che cazzo ha lei per giustificare il suo innamoramento? Assolutamente nulla, per l’appunto.
Ana chiederà ad una certa, in preda alle paranoie preciclo, che cosa lui ci trovi in lei. Ecco, ce lo stiamo chiedendo un pò tutti.
– Scopriamo già che Christian è bravissimo a fare lo stalker e a costringerla ad incontrarlo ancora. Lui ormai la vuole, è chiaro, e lei vuole lui. Ma lui continua a metterla in guardia…
Qui, per chi sa di cosa parlo, mi è suonato il campanello Twilight: Edward comincia a rompere le palle a Bella sin dall’inizio, mentre lei pensa solo “Oh che bel ragazzo” piuttosto di “oddio devo farlo innamorare di me”; le sta addosso SEMPRE, e contemporaneamente la spinge via dicendole che lui è pericoloso…lui non è giusto per lei…lui le farà del male…
Ora che ci penso Bella e Ana sono IDENTICHE.
Mio Dio.
– Lui la invita a casa propria e patatrack, le rivela il problema: lui ha una stanza dei giochi (che lei chiama “stanza rossa delle torture”) piena di attrezzi BDSM. Lui è un sadico, è un…
– Qui la nostra traduttrice inizia a darci delle gioie. Lui è un DOMINATORE. Tipo l’ultimo dominatore dell’aria.
Il sesso vanilla diventa il SESSO ALLA VANIGLIA.
I congiuntivi smettono di esistere, i tempi verbali non vanno più coniugati tra loro in una consequenzialità temporale e logica decente. “Ho fatto la permanente, come sto?” risponde la traduttrice.
– L’autrice non è da meno, e inizia con la nutrita lista di pregiudizi, luoghi comuni, stereotipi e cagate random sul BDSM. Tipo che i Dom sono dei traumatizzati dalla vita (ovviamente Christian è stato abusato da bambino per colpa di un pappone violento e di una madre prostituta e drogata che passa 4 giorni con lui da morta nell’appartamento; poi durante l’adolescenza verrà iniziato al BDSM da un’amica di sua madre ultratrentenne, come sottomesso; infine lui inizierà a sottomettere le brune perchè gli ricordano sua madre e lui proverà piacere nel maltrattarle per risolvere il suo complesso edipico; svilupperà anche un chiaro problema a farsi toccare, e sottomettere le altre gli permetterà di tenerle a distanza dalle zone off limits); che le Mistress sono delle pedofile che hanno bisogno di sentirsi speciali e di dimostrare qualcosa; che i sadici e i Dom in genere se provano piacere nell’infliggere dolore non sono in grado di amare; che il BDSM è una distorta terapia conseguente ad un trauma, che non ha niente a che vedere con l’amore; che i bad boy si innamorano improvvisamente e follemente di giovani donne anonime ed inutili e si trasformano in meravigliosi principi azzurri.
– Questo merita un altro paragrafino. Lui vuole che lei sia sua sottomessa, e poi le mette sotto mano un contratto….No aspetta. Una sottomessa, un contratto? Chiarire i limiti assoluti e relativi (tentativo apprezzato, per quel che vale, ma tanto a quella deficiente di Ana è entrato tutto da un orecchio e uscito dall’altro) le belle balle, quello era un contratto di slavery. Pressappochismo a gogo.
– Lui prova a comunicare con lei, bisogna ammetterlo. Ma lei è troppo decerebrata, e per tutti i tre libri continuerà a pensarne 1000 (tutte sbagliate) e a non dirgliene nessuna, salvo poi stupirsi che lui non le legga davvero nel pensiero, piangere e lamentarsi come una bambina, fare casini, interpretare in modo totalmente arbitrario quello che lui fa, lamentarsi ancora, e poi che succede? Lui si sente una merda, si scusa e cambia atteggiamento per venirle incontro, fino al prossimo sbotto di lei.
– Lui ama fare le regole per poi non rispettarle. Qui si nota quanto l’autrice abbia messo una personalità da vagina su Christian. Lui è uno scostante, uno senza palle, non riesce a mantenere una decisione che sia una, Ana lo tiene per le palle con la semplice minaccia “Ma così mi fai bua”, tutti i lati più forti del carattere di Chris sono semplicemente capricci e paranoie che solo una donna potrebbe pensare e credere davvero che un uomo metterebbe in atto. Lui ama che lei gli mandi a fanculo ogni singolo progetto che lui tenta per il rapporto BDSM che lei stessa ha accettato di provare. Più lei scazza tutto, più lui si innamora di lei. Che diavolo ha nel cervello l’autrice?
– Le scene BDSM sono ridicole in generale. Alcuni particolari carini li hanno, nulla da ridire. Ma lui non fa altro che servirla e riverirla per tutto il tempo, con una serie infinita di “mi prende il mento tra le dita per tenermi immobile” “sento la sua erezione contro di me” “oddio il dio greco mi vuole” “lo voglio. qui. ora.” “mi frammento in milioni di pezzettini intorno a lui mentre raggiungo le vette del piacere, una montagna che si alza verso il cielo, per poi ricadere su una superficie che volteggia”. L’unica volta in cui pare che le cose si facciano più serie è alla fine del primo libro, quando lei gli chiede di mostrarle quanto pesante può diventare il gioco, quanto davvero lui può arrivare a farle male. 6 colpi con una frusta di pelle dopo, lei si brucia il cervello, lo chiama “bastardo squilibrato” (citazione letterale), gli dice che deve farsi curare e scappa via per poi mollarlo. Aspetta, riflettiamoci un attimo…6 frustate. SEI. Con l’attezione a non entrare nel blood play, perchè è tra i suoi limiti assoluti, attenzione. SEI frustate e tu vai in paranoia??? SEI frustate è il massimo cui lui può arrivare??? ODDIO.
– Ce ne sarà un’altra che ci darà una gioia. Lei ha fatto l’ennesima stronzata e questa volta lui è così incazzato che la trascina nella stanza dei giochi, deciso a punirla. Uno spera in un attimo di redenzione. Ahahahahah no. Lei grida la safeword (ok, diamo a Cesare quel che è di Cesare: almeno si è ricordata di averla). E per cosa? Lui la stava tenendo sull’orlo dell’orgasmo, senza alcuna intenzione di farla venire. Eh già. Una punizione ORRIBILE. Ho sentito di donne che hanno sviluppato stress post-traumatico dopo l’esperienza. Lui è proprio un badass.
– Nel secondo libro Christian è una…no, non posso dire “donna” perchè ci pensa già Ana ad insultare la categoria, non buttiamo benzina sul fuoco. Lui è nel panico perchè lei l’ha mollato, così decide di dire addio a tutto il BDSM, e darle tutto l’amore vanilla di cui lei ha bisogno. Lei grida vittoria, inizia una serie inquietante di pensieri durante il sesso tipo “amo il potere che ho su di lui” “questo è il potere che ho su di lui” per non dimenticare il di lui meraviglioso “E’ la sottomessa che ha tutto il potere, non il DOMINATORE”. Ahahahahah no.
Lui ha il terrore di farle del male, e va nel panico quando le restano dei leggeri segni per delle manette. Lui si convince giusto a sculacciarla un poco. All’ennesima volta in cui lei lo esaspera, lui va in paranoia, SI METTE IN GINOCCHIO PER TERRA E ASPETTA CHE LEI GLI DIA DEGLI ORDINI. Lei pensa “oddio, è tornato il Christian Sottomesso”. Risolve la digressione psicologica di Christian mettendosi anche lei in ginocchio, pensando “Ecco, adesso siamo finalmente in una posizione da pari”. Ahahahahahahahahah novogliomorire.
– Arriva il momento gelosia con Mrs Robinson (la pedofila che l’ha sverginato e reso sottomesso), con Leila (la ex sottomessa di lui che va in giro con una pistola ad inseguirli per tutto il libro) e le paranoie di Ana. Con Leila c’è tutta questa aspettativa ma poi si conclude il tutto con lei che appena lui le mima una qualche parola con le labbra, si butta in ginocchio, lascia la pistola (che non stava comunque puntando su Ana, purtroppo) e Ana è costretta ad andarsene mentre Christian e Lei vivono questo intimo momento D/s. Quite nice per una cuckquean, lo ammetto. Ma è stato l’unico momento di respiro in mezzo ad un’unica grande solfa dolciosa ed insopportabile.
– Il terzo libro è un’accozzaglia di eventi. Improvvisamente tutti tentano di dividerli. Ritorna Leila, si accanisce Mrs Robinson, il padre ha un incidente d’auto, l’elicottero di Christian va a fuoco, il capo di Ana prova a rapirla e stuprarla, lei rimane incinta, Christian va fuori dalla grazia di Dio, scappa da Robinson per poi troncare i rapporti con lei e bla bla.
Si conclude con scena bucolica di Ana in attesa del secondo figlio, Christian il marito perfetto, e la loro vita kinky accesa quel che basta.
E ne stanno facendo anche un film.
No sul serio, che cosa succederà adesso? Un’ondata di bImBiMiNkIa come per Twilight, solo che stavolta inonderanno Fetlife? Vi prego no.
Non ho la forza di commentare oltre, spero che il riassunto dei libri basti e avanzi per chiarire il mio pensiero a riguardo. Chiudo però con qualche notizia sull’autrice.
– Ha iniziato come scrittrice di Fanfiction di Twilight, col nick “Snowqueens Icedragon”.
– Ha già chiarito che Twilight l’ha ispirata per la creazione del libro.
– Dice che il tutto è venuto fuori dopo un periodo di crisi di mezz’età.
– Il libro sono tutte le sue fantasie rese vere.
Portatemi la sua testa.