E’ praticamente concluso il primo periodo all’università, mi mancano soltanto gli esami nella prima settimana di novembre.
Serve a qualcosa dirlo “qui”? Sì e no.
L’università è il mondo in cui sia io che il mio fidanzato ci siamo immersi, e che ci piaccia o no, per almeno tre anni sarà questa la realtà che affronteremo e in cui ci dovremo muovere.
In che modo riusciremo ad incastrare tutto ciò che la nostra realazione è, si vedrà.
La quotidianità di questi mesi è molto diversa da quella di quest’estate e ancora prima della primavera: io e Lui ci vediamo pochissimo, avendo orari diversi; entrambi restiamo a studiare fino a tardi; di tempo per ritagliarci un pò di intimità ce n’è poco o niente.
Il cuckqueaning resta qualcosa cui la mia mente si rivolge spessissimo. In questi mesi ho avuto modo di fondere la familiarità che ho sempre avuto nel pensare al tradimento, con le sensazioni ormai familiari della strada che abbiamo ufficialmente intrapreso quest’estate. Ne parlavamo in questi giorni, e anche per Lui il cuckqueaning è qualcosa che sta caratterizzando fortemente la nostra relazione; non nel senso che è l’unica cosa che ci contraddistingue, segno che prima di questa esperienza eravamo un altro genere di coppia, ma nel senso che è stata la formalizzazione di ciò che già eravamo, una costruzione più strutturata di cose che prima erano sparse. Il cuckqueaning è tra di noi come anche il rapporto bdsm lo è, e lo si avverte in ogni livello di comunicazione che abbiamo.
Pur non essendo una coppia che pratica 24/7, in ogni momento io avverto il desiderio di inchinarmi a lui, così come avverto chiaramente la mia posizione di sub (pur mantenendo il mio carattere decisamente poco usuale per una sottomessa); allo stesso modo, per me è naturale sentire e sapere che entrambi siamo invischiati in questo “gioco”. Cos’altro ci si poteva aspettare da due persone come noi? Sono arrivata a pensare che sia stata un’evoluzione assolutamente naturale, non sarebbe potuta andare diversamente.
Penso anche che non sarei una cuckquean con nessun altro, dovessimo lasciarci non ricercherei questa dinamica, perchè è qualcosa che riguarda esclusivamente me e Lui. Le corna sono per lui, non sarei disposta a concederle a nessun altro.
Lui mi dice che questa è una fase molto introspettiva, nella quale stiamo razionalizzando quello che abbiamo provato quest’estate e lo stiamo riorganizzando per migliorarlo.
Mi chiedo come sarà con la prossima amante. Starò ancora così male? Proverò ancora quel panico cieco? Per quanto una dose di paura-rabbia-delusione-insicurezza ci debba sempre essere, voglio arrivare a cavalcare l’onda piuttosto che farmi travolgere da essa. Voglio l’adrenalina, ma voglio anche il controllo di ciò che mi sta intorno. Voglio buttarmi da un ponte sapendo che ho un elastico attorno alla caviglia.
In questo breve periodo non si può dire che non stiamo proprio facendo nulla.
Mi scontro con il pensiero comune che se lui non è nel letto di un’altra e io non sto grondando di piacere, allora non stiamo facendo cuckqueaning.
Ma è davvero così?
C’è davvero bisogno del sesso per affermare di avere le corna?
Ricordo sorridendo il primo san Valentino passato con Lui, quando eravamo dei mocciosetti. Abitando in due diverse città, avrei voluto prendere il treno e andare da lui ma non potendolo fare speravo almeno di stare un pò al telefono con lui. Invece lui andò a casa di una sua compagna di classe di cui sapeva che ero gelosa, senza i suoi genitori presenti, per aggiustarle il pc. Fu un pomeriggio tranquillissimo, col senno di poi, ma io non provai forse quell’agghiacciante sensazione di abbandono? Di essere stata messa da parte? Non spesi l’intera nottata costruendogli un regalo che ancora oggi conserviamo con affetto? Non mi tolsi il sonno per farlo sentire in colpa della sua assenza, mostrandogli tutta la mia devozione mentre lui era andato da un’altra?
Ieri gli ho chiesto di salutare una sua amica dell’università abbracciandola, in modo tale da far rimanere un pò del suo profumo addosso a lui. Essendo stata una giornata estremamente ventosa, ieri invece l’ha invitata a prendere un caffè con Lui e le ha dato i suoi guanti, così che non prendesse freddo sulla strada per casa.
Non mi sono forse sentita soddisfatta da questo gesto come se avesse davvero fatto qualcosa che normalmente non dovrebbe? Qual è il confine che stabilisce cosa puoi fare con una fidanzata e cosa con un’amica? E se hai una fidanzata, con l’amica come si deve comportare? Ci sono cose che da single con un’amica puoi fare e se sei fidanzato invece no?
Gioco con questi limiti ultimamente, perchè non abbiamo materialmente il tempo di organizzare del sesso, eppure mi sento piacevolmente avvolta da quella coperta che conosco bene, quando lui rivolge queste attenzioni ad un’altra. Che lei sia sinceramente un’amica e lui sinceramente disinteressato non ha molta importanza, perchè come cuckquean mi nutro di fatti, a volte anche spontanei e che non hanno valore per nessuno se non per me.
Mi piacerebbe più avanti che organizzassero delle uscite, magari raccontando che io sono impegnata. O che lui l’accompagnasse sotto casa (questo è figlio dei troppi manga per ragazze che ho letto!), o che le facesse qualche regalo ogni tanto. Senza pretendere che poi se la porti a letto (lei, come anche qualsiasi altra). Al momento è come se volessi cullarmi in questi piccoli gesti che pizzicano a malapena, l’unico lato negativo è che essendo così piccoli non riesco a farmi raccontare niente; quanto si può dire su un paio di guanti prestati? Beh, probabilmente io ne scriverei pagine su pagine, ma non posso pretendere che sia così anche per Lui.
Oltre al sesso, c’è tutta un’impalcatura di gesti e accortezze che mi sono riservate in quanto ‘amata’. Alcune di queste mi piace vederle appiccicate su altre, perchè anche senza il sesso riescono a provocarmi delle leggere fitte di gelosia, una malinconia come se stessi guardando l’uomo che amo con la sua fidanzata e invidiassi quello che vorrei fosse mio.
Prendo piccoli pacchetti meravigliosi che Lui mi regala, e li offro all’amica che per lui più si addice a riceverli.
Probabilmente non sono mai stata così altruista in tutta la mia vita.
P.s. Aggiornamenti con la prima Mare.
Scopro che il suo fidanzato ce l’ha a morte anche con me (non dovremmo volerci bene perchè siamo sulla stessa barca?!) e costringe lei a togliermi dalle amicizie di facebook. Lei tramite il fratello si scusa con me. Qualsiasi contatto con lei ora è reciso, non posso più nemmeno divertirmi a leggere i periodi in cui si vedeva con Lui.
P.p.s. A sorpresa nell’ultima scopata che abbiamo fatto, Lui ha riproposto una fantasia cuckquean. Mi ha chiesto di mettermi a pancia in giù con una mano a toccarmi, si è steso sopra di me e ha iniziato a raccontarmi nell’orecchio di una scena in cui io facevo da materasso all’amante mentre lui la scopava. Mi spingeva in modo da mimare la penetrazione e mi sembrava di poterla davvero vedere e sentire. Ha giocato un pò con la parte “lei mi dice che mi ama”, ed è un terreno che in fantasia non trovo affatto scivoloso, anzi, è una cosa che trovo sadicamente piacevole (più lo ama, più si ritrova effettivamente con nulla in mano, volendo ben altro oltre il sesso). Confermo che i momenti più eccitanti sono quelli in cui lui dice di stare godendo, che la trova fantastica ecc, ma sto conoscendo un pò di cuck che hanno il mio stesso punto di vista, ossia vedere l’amante come un semplice strumento per rimanere ‘indignati’ del piacere che il partner sta provando.
Temevo fosse passato troppo tempo dall’ultima volta in cui mi ero masturbata così, che non sarei riuscita a raggiungere l’orgasmo. Invece mi sono scoperta a ritardare il tutto perchè volevo continuare ad ascoltare la sua storia, delusa dopo il cilmax che fosse tutto già finito.